LA SCHEDA DI CLAUDIO MARCHISIO TRA MERCATO ED EUROPEI/PHILADELPHIA – Claudio Marchisio nasce il 19 gennaio 1986, a Torino. Prodotto del vivaio bianconero, fa il suo esordio in serie A con la maglia dell'Empoli, a 21 anni, il 26 agosto 2007 (Fiorentina-Empoli).
Arrivato in Toscana in prestito, insieme al compagno di primavera Sebastian Giovinco, riesce a guadagnarsi un posto importante nelle gerarchie dei toscani e a confermare quanto di buono fatto vedere con la Juventus nell'anno trascorso in serie B.
La stagione 2008-2009 è quella della consacrazione, con l'approdo in nazionale, la conferma in bianconero e, più di tutto, la nascita del figlio Davide.
Fisico minuto, ottima tecnica individuale, nasce come mezzapunta salvo poi diventare un tuttofare del centrocampo, capace di giostrare sia in mediana che in fascia.
E' proprio la duttilità, tuttavia, che paradossalmente lo penalizza: i continui cambi di allenatore e modulo lo sballottano da una posizione all'altra, impedendogli di esplodere come pronosticato dagli addetti ai lavori.
Da notare che dal suo ritorno in bianconero non è mai stato inserito nella formazione titolare di inizio anno: sotto Ranieri è riuscito a scalzare Christian Poulsen e Cristiano Zanetti nelle gerarchie del tecnico testaccino, con Ferrara e Zaccheroni ben presto è diventato mezzala imprescindibile, in un modulo che inizialmente prevedeva Felipe Melo e Momo Sissoko titolari. La scorsa stagione, chiuso in mediana dal duo Melo e Aquilani, si è ben presto ritagliato uno spazio sulla corsia di sinistra, prendendo il posto di Jorge Martinez e Simone Pepe.
L'arrivo di Antonio Conte sulla panchina bianconera può rappresentare per lui l'ennesima sfida: Andrea Pirlo, Milos Krasic e Arturo Vidal sembrano essere i tre titolari inamovibili di un centrocampo a quattro che ancora attende l'arrivo di un esterno sinistro.
La sfida è riuscire a scalzare uno dei due centrali o confermarsi mezzala in grado di giostrare sul centro sinistra a copertura del regista e di provvedere all'occasione in fase offensiva con inserimenti e conclusioni dalla distanza.
Per riuscire nel compito, dovrà aumentare la vena realizzativa (solo 10 gol in tre stagioni) e garantire una maggiore pericolosità in fase di attacco. Tatticamente ordinato, per lui i paragoni si sono sprecati: da quelli con Tardelli a quelli con il suo nuovo allenatore, Antonio Conte.
E' fresco di rinnovo contrattuale, che gli garantirà 2 milioni di euro netti a stagione per quattro anni, tuttavia si moltiplicano le voci sul suo futuro, con interessamenti vari da parte di Milan, Inter, Fiorentina e Roma. Il punto della trattativa è uno solo: la compatibilità col modulo di Antonio Conte. Dovessero esserci dubbi sulla sua adattabilità, il giocatore potrebbe partire (forte l'interessamento della Roma di Sabatini, che propone uno scambio con Mirko Vucinic, gradito al tecnico della Juventus).
Uno dei pochi ad aver avuto un rendimento sopra la sufficienza nelle ultime due disastrate stagioni che lo hanno visto protagonista opaco anche in maglia azzurra ai mondiali sudafricani (nell'inedita posizione di trequartista), è chiamato alla consacrazione in questa stagione, sia in bianconero che in azzurro, dove è ormai parte fissa del gruppo di Cesare Prandelli che punta all'Europeo 2012.
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