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IL PAGELLONE DI CALCIOMERCATO.IT: Lamela strepitoso, Campagnaro in tilt

Top e flop della XVI giornata di Serie A

PAGELLONE / ROMA- E’ Erik Lamela il re del sedicesimo turno di campionato. Il romanista si aggiudica il primo posto nella graduatoria dei migliori giocatori di giornata, grazie alla sua prestazione. Il napoletano Hugo Campagnaro, invece, finisce all’ultimo posto, disputando una gara gravemente insufficiente.

5) Simone Pepe (Juventus) – E’ lui a spalancare le porte alla vittoria della Juventus sul Novara. Suo, infatti, è il gol che apre le marcatore, il quinto in questa stagione. A suon di reti, giocate e “swing” si sta ritagliando un posto importante sia nella “Vecchia Signora” che in Nazionale. Quando la squadra è in difficoltà non disdegna la fase difensiva. Stantuffo. VOTO 7.

4) David Di Michele (Lecce) – Nonostante sia solo alla seconda partita in questa stagione, è già a quota tre gol. Abile nel trasformare in rete il rigore dell’1 a 0, è autore di un gol assolutamente fantastico: con una rovesciata da applausi infila Mirante. Non solo segna due gol, ma si applica anche in fase di copertura, ripiegando se necessario. Ritrovato. VOTO 7.

3)Miroslav Klose (Lazio) – Giocate intelligenti e al servizio della squadra: ogni volta che tocca la palla manda in confusione gli avversari. Dimostra ancora una volta di essere giocatore di grande livello. Sua la rete del momentaneo vantaggio biancoceleste con un destro ravvicinato che trafigge Handanovic. Ormai non è più una sopresa. Fenomeno. VOTO 7.

 

2) Maxi Lopez (Catania) – Gara super quella dell’attaccante catanese. Gioca da unica punta, riuscendo a creare spazi interessanti per gli inserimenti dei compagni. Con mestiere e bravura si procura e poi realizza il penalty del definitivo 2-0. Le lacrime a fine partita possono essere scambiate per un addio anticipato. Mestierante. VOTO 7,5.

1) Erik Lamela (Roma) – Ottima prestazione quella del funambolo giallorosso. In estate De Laurentiis l'aveva schernito con una battuta, ma lui ci mette due minuti a rispondergli: scherza con Campagnaro e Cannavaro e piazza un siluro da posizione defilata. La palla schizza fra le mani di De Sanctis e finisce in rete per l’1 a 0 giallorosso. Spende molte energie, ma quando ha la palla tra i piedi lo spettacolo è assicurato. Strepitoso. VOTO 8.

 

FLOP

5) Daniele Bonera (Milan) – Non convince la prestazione dell’ex parmense che, nonostante il grande impegno e l’abnegazione, non riesce mai a spingere con continuità sulla sua fascia di competenza. Con troppa facilità i bianconeri del Siena riescono a frenare le sue rare avanzate. Con l’ingresso in campo di Aquilani appare più tranquillo. Impaurito. VOTO 5.

4) Diego Alberto Milito (Inter)–  Ennesima prestazione sottotono per il “Principe”. Alla spasmodica ricerca del gol, l’attaccante neroazzurro finisce per innervosirsi, sbagliando molti palloni semplici. La squadra lo cerca, ma lui risponde in modo negativo. Completamente fuori dalla trama di gioco interista, diviene facile preda della difesa del Cesena. Statuetta. VOTO 5.

3) Aleandro Rosi (Roma) – Spinge poco sull’out di destra e soffre palesemente le incursioni offensive di Zuniga e compagni. La fase di non possesso, si sa, è il suo punto debole e il Napoli cerca di metterlo in difficoltà. Dotato di un’ottima corsa, dovrebbe spingere di più sulla sua corsia. L’impegno c’è, ma non basta. Timido. VOTO 5.

2) Thiago Ribeiro (Cagliari)  – Completamente fuori dagli schemi cagliaritani, il brasiliano non riesce a lasciare il segno in quel di Verona. Non riesce a far salire la squadra, né a rendersi pericoloso con le sue conclusioni. I difensori del Chievo hanno vita facile e gestiscono con tranquillità la situazione. Fantasma. VOTO 4.

1) Hugo Campagnaro (Napoli)  –  Prestazione decisamente negativa quella del centrale napoletano. Quando Lamela lo punta, lo supera come un birillo. Sul primo e sul terzo gol giallorosso ha molte responsabilità, contribuendo in modo determinante alla sconfitta dei partenopei. Mazzarri capisce che non è la sua serata e inserisce al suo posto Dossena. In tilt. VOTO 4.

 

 

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