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EDITORIALE SUGONI COMPROPRIETA' ZAZA PALOSCHI CUADRADO / MILANO – Mancano dieci giorni. Poco più. E poi stop. Le comproprietà vanno risolte. Alcune al massimo rinnovate. Per un anno. L'ultimo. Sparisce uno degli strumenti più usati dalle squadre per fare mercato. La testimonianza è nel numero dei giocatori ancora in comproprietà, più di 250. Nei nomi di questi giocatori. Alcuni, top player della Seria A. Altri futuri protagonisti designati. Di giocatori a metà ne ha tanti l'Udinese. Risolto Candreva (riscattato dalla Lazio),Cuadrado è il più noto. E il più costoso. In realtà all'Udinese resterà ancora per poco. Il tempo di ufficializzare il riscatto della Fiorentina. Poi non è detto che resti lì. Come Candreva. Perché sul colombiano c'è il Barcellona, sull'italiano il Psg. Ma questo è un altro discorso.
Lungo il discorso che faranno intorno al tavolo Juventus e Sassuolo. I rapporti sono ottimi, si sa. Serviranno a far combaciare le idee, anche quelle che al momento sono divergenti. Per esempio su Berardi. Il Sassuolo spera di riuscire a trattenerlo ancora, la Juve sta pensando se invece non sia il caso di riportarlo a Torino. Alla fine potrebbe pesare anche l'idea del giocatore. A lui giocare un'altra stagione in A con continuità – si sa e lo sa – non potrà che fare bene. Qualche discussione tra le due società si rischia anche su un altro nome, quello di Simone Zaza. Lui a Torino non tornerà, ma l'Udinese lo vorrebbe per lasciarci andare Pereyra. Anche in questo caso, il Sassuolo se lo terrebbe ancora volentieri. Più facile che ad Udine possa finireMarrone. Chi dovrebbe riuscire a tenersi il suo giocatore a metà è l'Empoli: Rugani – sempre con la Juve. Merito della promozione in A dei toscani. Senza quella l'ipotesi sarebbe stata impossibile.
Non è impossibile che Mihajlovic alleni ancora Gabbiadini, ma bisognerà convincere sempre Conte. E se Poli è già tutto del Milan , più difficile invece capire ora come finirà tra i rossoneri e il Chievo per Paloschi. C'era l'idea di lasciarlo ancora a Verona, poi è arrivato il fattore Inzaghi. Che rivede in Paloschi – di cui è l'idolo – se stesso da giovane. E se lo riprenderebbe volentieri. Milan e Chievo si sono già incontrate per parlarne. Senza avvicinarsi nemmeno ad un accordo. Sarà necessario vedersi ancora. E chissà se basterà solo una volta. Si vedranno anche Inter e Parma. Perché a Milano rivogliono Biabiany (a metà tra Parma e Samp), magari facendo tornare in Emilia Belfodil. Un altro giocatore in comproprietà. Un'altra situazione da risolvere nei prossimi dieci giorni.