L’ex tecnico dello Zenit: “Per ora vorrei aspettare, devo riordinare le idee”
FIORENTINA SPALLETTI CUADRADO/ ROMA – Luciano Spalletti allontana, per il momento, un suo possibile ritorno in Italia. Il tecnico di Certaldo, dopo l'esperienza allo Zenit San Pietroburgo, preferisce aspettare la squadra giusta per rimettersi in gioco su una panchina, nel grande gioco del calciomercato degli allenatori. “Devo riordinare le idee, rose a fine anno se capiterà qualcosa di importante potrei tornare ad allenare – ha dichiarato Spalletti a 'Sky Sport' – ora mi sono viziato, oltre all'allenatore vorrei vincere e per farlo servono i giocatori bravi. Non avrei paura ad entrare a campionato inoltrato: se parti dall'inizio, scegli gli acquisti e vai male, poi hai tutta la colpa”.
FIORENTINA – Da 'toscanaccio' verace, l'accostamento alla Fiorentina è quasi automatico: in viola però, Spalletti sa che potrebbe avere delle difficoltà. “La Fiorentina la sento come casa mia, ma sarebbe dura con i tifosi fiorentini e poi non disturbiamo il lavoro di Montella, uno dei migliori allenatori in circolazione. Cuadrado? E' un giocatore favoloso, si è accorto che in città lavora e gli vogliono tutti bene”.
CRISCITO – Impossibile poi non parlare di Domenico Criscito, terzino che Spalletti conosce bene per averlo allenato a lungo nello Zenit San Pietroburgo. L'ex di Juventus e Genoa, nelle ultime settimane è protagonista di diverse voci, venendo accostato al calciomercato della Roma e dell'Inter, club che pur apprezzandone le qualità, devono fronteggiare diversi impedimenti per riportarlo in Serie A: “Il ritorno di Criscito in Italia? Io sono dell'idea che tutti quelli che lavorano all'estero prima o poi vogliono tornare. Il nostro calcio è interessante e carico di storia. Su Mimmo bisogna fare delle valutazioni e sono convinto che riesca a badare a se stesso. Mi farebbe piacere se tornasse così potrebbe essere più seguito, secondo me farebbe molto comodo alla Nazionale”.
MILAN – L'ex tecnico della Roma commenta anche le voci che a più riprese l'hanno visto vicino alla panchina del Milan per il dopo Seedorf, prima che i rossoneri decidessero di affidarsi a Filippo Inzaghi: “Non sono stato accostato a nessuno, ho sempre fatto sapere tutto – ha spiegato Spalletti – quelli che erano interessati hanno sempre capito subito le mie intenzioni”.
S.F.