Italia, Stramaccioni: “Paghiamo l’assenza delle seconde squadre, ma un nuovo progetto c’è”

L’attuale tecnico dell’Udinese: “Anche uno come Totti stava per andare in prestito alla Sampdoria”

CALCIOMERCATO ITALIA UDINESE STRAMACCIONI MONDIALE INTER / MILANO – Il flop totale al Mondiale dell'Italia di Cesare Prandelli impone una serie di cambiamenti radicali per il calcio italiano. Tutti sono concordi nel sostenere che il pallone nostrano debba ripartire dai giovani italiani, sempre più esclusi all'interno del frenetico calciomercato di oggi: la 'Gazzetta dello Sport' ne ha parlato con Andrea Stramaccioni, che di giovani se ne intende avendo vinto con l’Inter la NextGen nel 2012 battendo in finale l’Ajax. “Essendo diventato allenatore in A provenendo dalla Primavera ho ancora di più la riprova del problema: il divario tra quello che esprimono i campionati giovanili e la massima serie è troppo ampio. – le parole dell'attuale tecnico dell'Udinese – E paghiamo l’assenza delle seconde squadre, che penalizza l’affermazione dei nostri giovani. In finale con l'Inter affrontammo gli olandesi che usarono Fischer e Klaassen che già avevano giocato e segnato con la prima squadra, Ed in semifinale l’ala sinistra del Liverpool era Sterling. La Roma per far giocare Florenzi ha dovuto mandarlo a Crotone. Ora Da Silva, il migliore del Chievo che ha vinto il campionato Primavera, cerca squadra in B. In Olanda il migliore dell'Under 19 è da subito protagonista in Eredivisie. Con l’avvento di Sacchi abbiamo aumentato di molto gli stage, sebbene non siamo ancora al livello di altre nazioni. Un progetto per il miglioramento c'è, arriveranno anche i risultati”.

TOTTI – “Anche lui stava per andare in prestito alla Sampdoria. Carlos Bianchi non lo reputava pronto e lo stavano mandando a Genova. Lo salvò un triangolare amichevole all’Olimpico, proprio contro l’Ajax: dove si mise in luce”.

 

M.D.F.

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