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IL PAGELLONE DI CALCIOMERCATO.IT: Schweinsteiger onnipresente, David Luiz smarrito

Top e Flop delle finali di Brasile 2014 secondo i voti dei nostri inviati

PAGELLONE, SCHWEINSTEIGER DAVID LUIZ / MILANO – Cala il sipario sull'edizione numero 20 del Mondiale 2014 di calcio con la vittoria della nazionale tedesca guidata in maniera impeccabile da Joachim Loew. Al Maracanã si ripete quel Germania-Argentina che 24 anni fa in Italia consegnò ai teutonici la terza Coppa del Mondo. In Brasile il risultato non cambia, ancora 1-0 e quarto titolo per la Germania che vince ai supplementari grazie alla prodezza di Mario Goetze. Tra i grandi protagonisti della finale contro l'Albiceleste anche Lahm e Schweinsteiger fantastici nel mettere al servizio della squadra tutta la loro classe e la grande esperienza internazionale. Tra le fila argentine il migliore è stato senza dubbio Mascherano capace di reggere per gran parte del match l'urto della corazzata tedesca. Delude invece quel Lionel Messi che figurava tra i protagonisti più attesi alla vigilia. Il fuoriclasse del Barcellona non è riuscito a trascinare la sua Argentina ad un trionfo che manca dall'86 quando in campo c'era un certo Diego Maradona.

Nell'altra finale, quella che metteva in palio il terzo posto, l'Olanda ha superato il Brasile 3-0 trascinata ancora una volta da un magnifico Robben. Niente da fare, dunque, per la nazionale di Scolari che non è riuscita a superare shock post 7-1 e perde anche la medaglia di bronzo. Tra i Verdeoro male David Luiz e il centravanti Jo. 

 

 

TOP

5.Robben (Olanda) – Chiude un Mondiale giocato su livelli altissimi con un'altra prestazione sopra le righe. Le sue sgroppate a velocità supersonica hanno trascinato gli Orange fino al terzo posto. Fenomeno vero. VOTO 7

4.Mascherano (Argentina) – Una roccia nell'uno contro uno, puntuale nei raddoppi e lucido nel far ripartire l'azione. E' lui l'anima e il cuore pulsante della nazionale Albiceleste. Monumentale.   VOTO 7,5

3.Lahm (Germania) – Appuntamenti da brividi come una finale Mondiale di certo non spaventano il capitano tedesco che ancora una volta risulta insostituibile per personalità, duttilità e acume tattico. Unico. VOTO 7,5

2.Goetze (Germania) – E' lui a decidere la finale ai supplementari con un guizzo nel quale sprigiona tutto il suo immenso talento. Controllo volante col petto e conclusione di sinistro al volo ad incrociare. Gli è bastato toccare un solo pallone per scrivere la storia di questa finale. Predestinato. VOTO 7,5

1.Schweinsteiger (Germania) – Si piazza a protezione dei suoi difensori con l'obiettivo di limitare le ripartenze di Messi e compagni. Missione compiuta visto che per tutti e 120 i minuti non molla un solo pallone mostrando un invidiabile tenuta psico-fisica. Nella ripresa in particolare giganteggia in lungo e in largo riducendo al minimo la pericolosità degli attaccanti di Sabella. Muro invalicabile. VOTO 8

 

 

FLOP

5.Kroos (Germania) – Dopo la prova stellare offerta nella semifinale contro il Brasile, il centrocampista tedesco torna sulla terra e si limita controllare la sua zona senza mai un acuto degno di nota. Anzi, con l'unico sussulto della sua partita, un retropassaggio insensato, rischia di mandare in gol Higuain dopo 20 minuti di gioco. Scarico. VOTO 5

4.Willian (Brasile) – Impegno e dinamismo non mancano ma gli sforzi non producono risultati degni di nota. Alla lunga anche lui naufraga nel senso di impotenza in cui è piombato il Brasile nelle ultime due uscite. Innocuo.  VOTO 5

3.Messi (Argentina) – La 'Pulce' fallisce l'appuntamento con la storia giocando una gara senza mai regalare un'invenzione capace di incantare o stupire il pubblico del Maracanã . Il Mondiale rimane un suo personalissimo tabù che lo tiene ancora a debita distanza dal mito assoluto del calcio argentino tale Diego Armando Maradona. Dopo un'annata così così contava di rifarsi e con gli interessi in Brasile ma così non è stato. Delusione. VOTO 5

2.Jo (Brasile) – Lento ed impacciato, non fa neanche il solletico agli avversari che lo anticipano regolarmente. Se il potenziale offensivo della formazione Verdeoro fatta eccezione per Neymar è tutto qui anche il mediocre Fred visto al Mondiale può dormire sonni tranquilli. Non classificato. VOTO 4,5

1.David Luiz (Brasile) – Il difensore del Psg tra semifinale e 'finalina' ha inanellato una serie di disastri difensivi con pochi precedenti nella storia iridata della nazionale brasiliana. Va detto che il crollo tra le fila Verdeoro è stato generale ma David Luiz è apparso decisamente il più in difficoltà anche nel gestire situazioni apparentemente semplici. Insomma il suo è stato un blackout totale. Magari la vacanza, seppur breve, gli consentirà di ritrovarsi in vista della prossima stagione. Confuso. VOTO 4

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