SASSUOLO ZAZA NAZIONALE / SASSUOLO – E' l'uomo del momento. Simone Zaza, dall'Ascoli alla Nazionale, si sta prendendo tutti i riflettori e, ai microfoni di 'Sky', racconta: “Non ero abituato a tutto questo. La mia vita calcistica ha subito una svolta e mi ci devo abituare. Spero di abituarmici perché è una cosa bellissima. Conte? Non mi ha parlato personalmente. Ha fatto i complimenti alla squadra, a me ha dato solo due o tre consigli su dove devo migliorare. Ci sono tante cose sui cui devo migliorare. Dovrei fare più gol facili. Il mister mi ha detto che devo migliorare nelle scelte, nei tempi di gioco e devo ancora imparare bene i meccanismi”.
Zaza, poi, prosegue: “Balotelli? Penso che la differenza tra me e lui sia ancora enorme. Lui potenzialmente potrebbe essere uno dei migliori al mondo. Tutti sbagliano, ormai lui è diventato un personaggio pubblico e si accentua di più qualsiasi cosa fa. Tecnicamente lui è superiore, ma siamo diversi. E' difficile fare un paragone e non mi piace farli. Lui è Balotelli, si conosce da anni, io ho fatto a stento una stagione in A e nemmeno eccezionale e devo dimostrare ancora chi sono. Mister Di Francesco mi vuole bene, c'è un bellissimo rapporto. Mi ha insegnato tanto, anche al di fuori del calcio. Lui aiuta molto i giovani. L'unica difficoltà in Nazionale è stato il modulo. Ringrazio Ciro Immobile perché mi ha aiutato davvero tanto. La pressione non è un problema per me. Mi piace assumermi le responsabilità e far conoscere il mio paese. E' un motivo in più di orgoglio. Sorpreso dalla convocazione? Sì, non devo negarlo. Non mi aspettavo la convocazione. L'ho sentito in tv ed è stato inaspettato. Voglio diventare forte e fare tanti gol, però non vivo questa cosa con ansia. Ho fiducia in me stesso, dipende tutto da me. Giocando a due punte tocco più palloni. Magari con il Sassuolo faccio più corsa senza palla. Non mi interessa giocare a una o due punte, a me interessa solo far gol. A Ascoli ho fatto bei gol, anche se era una categoria diversa. Il più bello? Sono indeciso tra quello col Cagliari quest'anno e quello con il Napoli l'anno scorso. Questo è un gruppo fantastico. Ho detto ai miei compagni che ho vissuto tutto in maniera tranquilla e mi sono emozionato solo in due occasioni: al gol contro la Norvegia e ieri quando mi hanno accolto loro nello spogliatoio. Li ho abbracciati tutti quanti, uno ad uno. Mia madre? La prima cosa che mi ha detto dopo la Norvegia è stata 'come va la gamba?'”.
La chiosa, poi, è sulla sfida con l'Inter: “Ho voglia di giocare contro l'Inter a 'San Siro' perché l'anno scorso ero fuori. In questo momento ho tanta voglia di far bene. Il 7-0 dell'anno scorso è dimenticato. Con Ranocchia abbiamo fatto qualche battuta in aereo. Lui mi conosce, io conosco lui. Sarà una bella sfida. L'Inter è una squadra blasonata, fortissima, ma noi proveremo a dire la nostra”.
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