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Sassuolo, Carnevali: “Berardi? Prenderemo provvedimenti. Zaza piace anche all’estero”

L’amministratore delegato degli emiliani fa il punto dopo la pesante sconfitta contro l’Inter

SASSUOLO CARNEVALI BERARDI ZAZA GIOVANI / SASSUOLO – Un'altra sconfitta pesante, un altro 7-0 contro l'Inter. Ma il progetto Sassuolo va avanti, senza pensare a questo incidente di percorso. E l'amministratore delegato del club emiliano, Giovanni Carnevali, ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport' fa il punto: “Sono convinto che la nostra squadra non è quella vista contro l'Inter. E' un campionato difficile per noi, puntiamo alla salvezza sapendo che è difficile. La rosa è un mix di esperienza e giovani. Abbiamo cercato di sistemare e riconfermare i giocatori della passata stagione andando ad aggiungere due difensori esterni come Vrasljko e Peluso. Siamo consapevoli delle nostre forze, ma dobbiamo avere volontà e idee”.

Obiettivo salvezza, dunque, da raggiungere lanciando i tanti giovani italiani: ” E' una politica voluta dalla proprietà e dallo staff e la stiamo portando avanti. Lavorando sui giovani e sugli italiani possiamo avere tante soddisfazioni. Sarebbe giusto, logico e bello vedere i nostri ragazzi ai massimi livelli. Gli stranieri a volte posono costare meno, ma siamo convinti che lavorando sui nostri giovani ci possiamo togliere tante soddisfazioni. Berardi? sono il primo ad essere molto arrabbiato per la gomitata. E' un ragazzo giovane e va capito per la pressione, però il comportamento viene prima di tutto e prenderemo sicuramente dei provvedimenti. Che non devono essere solamente dal punto di vista economico. Zaza è un giocatore di proprietà totalmente del Sassuolo. Abbiamo fatto un investimento importante perché crediamo nella politica dei giovani. Lo riteniamo di grandissima prospettiva. A livello di chiacchierate ci sono interessamenti di club anche stranieri. Possiamo vantarci di avere un giocatore di questo valore di proprietà. Ha ancora tanta strada da fare. Sicuramente questi giorni è stato veramente sotto pressione, grazie alla prova fornita in Nazionale. E' al secondo anno di Serie A ed è stato messo sotto pressione da tutti i media. Fa parte del gioco. Speravamo in una prova migliora da lui e da tutta la squadra contro l'Inter”. 

Infine, la chiosa: “Penso che per le grandi squadre non sia facile portare avanti i giovani perché devono farli valorizzare con un altro club. E' normale che farli giocare in partite come la Champions o in stadi importanti non è semplice, ma deve essere il compito delle squadre minori di dare spazio ai giovani. Purtroppo in tante squadre minori però non li troviamo. Solo sui giovani possiamo portare avanti il progetto che vuole la Federazione”. 

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