Squadra passiva, calciatori fuori forma e ruolo: l’ex ct sta trovando molte difficoltà in Turchia
MERCATO GALATASARAY PANCHINA PRANDELLI / ISTANBUL (Turchia) – L'avvio non è proprio come Cesare Prandelli si era immaginato. L'ex ct azzurro sta incontrando molte difficoltà dal suo arrivo in Turichia e adesso, dopo pochi mesi le voci di un possibile esonero si fanno sempre più insistenti. In patria le critiche diventano di settimana in settimana sempre più incalzanti perchè sia in campionato che il Europa il Galatasaray non decolla. Dopo quattro giornate i giallorossi hanno collezionato appena 7 punti mentre in Champions il pareggio in casa con l'Anderlecht e la pesante sconfitta con l'Arsenal inguaiano la qualificazione, che adesso si giocherà tutta nel doppio incontro con il Borussia Dortmund, non proprio una passeggiata.
I tre capi d'accusa per Prandelli sono: un atteggiamento troppo passivo e molle della squadra, testimoniato dai nervi tesi nel tunnel ieri sera; lo stato di forma precario di molti giocatori; la collocazione tattica inadeguata degli uomini cardine. All'Emirates' sono emersi tutti i difetti di una squadra imballata e senza cattiveria, scesa in campo scarica e poco concentrata. Per molti Prandelli non ha doti da motivatore e in club 'caldi' come il Galatasaray questo conta molto. Giocatori come Chedjou, imbarazzante ieri sera, sono lontanissimi dalla forma migliore. Kutulus scelta fin troppo discutibile. Muslera tornato quello dei giorni peggiori. Poi le scelte tattiche, come quella di Sneijder, spesso lontano dalla porta, vagante per il campo come un fantasma alla ricerca di una posizione adeguata. Gli ex napoletani Pandev e Dzemaili pesci fuor d'acqua. Serve tempo per far capire alla squadra concetti fino ad ora lontani dal calcio turco: diamo a Cesare quel che è di Cesare, anche se è poco.
J.T.