Il capitano della Lazio torna a parlare delle indagini della Procura di Cremona
CALCIOSCOMMESSE MAURI LAZIO GIORNALI / ROMA – Con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook ufficiale, il capitano della Lazio Stefano Mauri attacca i giornali dopo le ultime indiscrezioni sul suo presunto coinvolgimento nelle indagini della Procura di Cremona sul calcioscommesse: “Leggo dalle solite testate giornalistiche approssimative e male informate che il mio nome torna al centro dell'inchiesta, perchè la Procura sospetta che “Stefano160268”, nickname che dialoga con Palmieri coinvolto nel giro delle scommesse, possa essere io – spiega Mauri – Questa cosa è veramente assurda e ha dell’incredibile: la Procura di Cremona ha la disponibilità del mio computer personale da più di 2 anni; non ci voleva (e non ci vuole!) molto a verificare qual è l'account Skype che utilizzavo: dall'elenco utenti Skype é possibile verificare le generalità dell'utente comparso sulle pagine dei giornali, che spero la Procura abbia già trovato, e che certamente non sono io. Non posso credere che testate giornalistiche così importanti, sempre ammesso che la Procura abbia davvero i sospetti di cui si parla, non abbiano svolto le opportune verifiche. Mi rendo conto che “il caso Mauri” abbia più effetto ed impatto mediatico, ma non posso accettare ancora questi sospetti su di me e quindi, d’ora in avanti, mi tutelerò nelle giuste sedi insieme ai miei avvocati”.