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Milan, Gandini: “Balotelli non è ancora un grande giocatore. Inzaghi? Abbiamo imparato dagli errori”

Il direttore dell’organizzazione sportiva rossonero torna a parlare dell’attaccante volato al Liverpool

MILAN GANDINI BALOTELLI INZAGHI CHAMPIONS / MILANO – Un punto sulle ultime news Milan e, soprattutto, su Mario Balotelli. Umberto Gandini, direttore dell'organizzazione sportiva rossonero, in una lunga intervista concessa al 'CNN' torna a parlare dell'attaccante italiano volato al Liverpool durante l'ultima sessione di calciomercato: “Balotelli? Non ha ancora effettuato il passaggio da fantastico atleta a grande giocatore. Al Milan c'erano maggiori aspettative, sia da parte della società che da parte sua. Non ha raggiunto quel livello tale da farlo diventare trascinatore della squadra. Fin quando non lo farà non potrà mantenere le promesse. Non è una mela marcia, è molto meglio di come lo dipingono in Inghilterra. E' un ragazzo fantastico e umile, che riconosce i valori che gli hanno dato il calcio e la vita. Ama lottare contro qualcuno o qualcosa, sul campo e nella vita. Più lo provochi e più si carica, ma deve imparare a controllarsi. Pensavamo che la possibilità di giocare in un club come il Milan lo avrebbe aiutato, ma poi ci siamo accorti che era in cerca di altre sfide ed allora abbiamo cercato altri giocatori. Il Liverpool era lì per lui. Ora è più maturo rispetto ai tempi del City ed è in un club storico, un ambiente in cui può avere successo. Spero per lui, il Liverpool e la Nazionale che possa mantenere il suo potenziale”.

Gandini, poi, parla del mancato approdo in Champions League del Milan: “Il costo pagato per non esserci è pesante. E' importante tornarci il prima possibile. Questa esclusione è stata un punto di svolta, ci ha costretto a riorganizzare e riprogettare la squadra. Non sarà facile, ma è molto importante tornare in Europa. Inzaghi? E' importante che Berlusconi e la società lo appoggino e finora i risultati sono dalla sua parte. In passato abbiamo commesso degli errori, siamo caduti in decisioni che di solito il Milan non fa, ma ci sono serviti da lezione”.
 

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