Agim, agente del difensore biancoceleste, a Calciomercato.it: “Assurdo rivedere in campo Bogdanov dopo quanto aveva combinato in Italia”
SCONTRI SERBIA ALBANIA ESCLUSIVO PADRE CANA / ROMA – L'inferno di Belgrado, la gara tra Serbia e Albania, passano i giorni ma l'amaro in bocca resta. Uno spettacolo atroce, una rissa tra due Paesi in guerra da anni. Il calcio e la politica, lo shock di chi ha visto da vicino i disordini del 'Partizana Stadion'. In esclusiva a Calciomercato.it è intervenuto Agim Cana, padre e agente di Lorik: il difensore della Lazio – protagonista durante gli scontri in campo – adesso rischia uno stop da 6 a 18 mesi di squalifica.
Signor Agim, cosa pensa di quello che è accaduto?
“Sono deluso, arrabbiato, tutto il mondo ha visto qualcosa di incredibile. I serbi si sono comportati come dei razzisti, degli animali, dei fascisti. Quello che è successo a Belgrado non è normale. Dobbiamo ringraziare Dio se non ci sono stati morti, ma per tutta la serata i serbi cantavano “Ammazziamo gli albanesi”. La partita non doveva iniziare, tutto questo è assurdo”.
Suo figlio rischia una squalifica sia con la Lazio che con l'Albania. Lei è preoccupato?
“Adesso aspettiamo la decisione dell'UEFA. Preoccupati per Lorik? No, non temiamo nessuna squalifica. Sono orgoglioso di mio figlio, lui ha rispetto per qualsiasi Nazione. La sua reazione è giusta, ha difeso un compagno da un animale entrato in campo. È un ragazzo intelligente e a fine partita ha salutato tutti i giocatori serbi. Tra di loro il comportamento è stato esemplare. Con Basta e Djordjevic sono fratelli alla Lazio”.
Resterà questo il ricordo più brutto di sempre?
“Per noi è stata una serata drammatica. Mia moglie si è spaventata molto, così come la moglie di Lorik. È stato assurdo rivedere in campo Bogdanov dopo quello che aveva combinato in Italia. Il servizio d'ordine – pagato dalla Federazione serba – dov'era?”.