SERIE A INTERVISTA DOMENICO MESSINA A LA GAZZETTA DELLO SPORT / MILANO – Il capo degli arbitri di Serie A Domenico Messina ha concesso una lunga intervista a 'La Gazzetta dello Sport', di cui vi riportiamo i passaggi salienti.
SCUSE – “L'ultima giornata di campionato è stata balorda, errori su errori. Non è da noi, il livello arbitrale italiano ha cifre diverse. Chiedere scusa è il minimo, ma nello stesso tempo non sarebbe corretto formulare dei giudizi basandosi solo su quello accaduto nei giorni scorsi”.
MANI DE JONG – “L’addizionale era a pochi passi, può sembrare un vantaggio ma è un handicap perché non si ha una prospettiva ampia, ma schiacciata. Ci deve servire da lezione”,
ARBITRI ADDIZIONALI – “In ogni partita ci sono almeno 4/5 situazioni sbrogliate in modo positivo grazie al supporto degli addizionali. Nessuno ne parla perché avviene con segnalazioni non visibili dal pubblico. Senza contare il grande impatto preventivo: basta chiedere ai calciatori e vi spiegheranno come la presenza di due arbitri accanto alla porta li abbia indotti a rivedere comportamenti sbagliati. Nelle competizioni europee ci sono i 5 arbitri e avere un modello uguale nel nostro campionato è un vantaggio”,
MANI IN AREA DI RIGORE – “Il concetto base è la volontarietà. Poi ci sono alcuni parametri che servono da linee guida in modo da avere decisioni simili, ma l’uniformità dei giudizi è una utopia dove c’è una interpretazione personale. Un movimento congruo può convincere l’arbitro a non fischiare. Al contrario, potrà anche essere di per sé involontario il tocco, ma se un difensore contrasta un avversario col braccio largo e staccato dal corpo, deve sapere che si prende un rischio altissimo. L’indicazione è punire questo movimento”.
MOVIOLA IN CAMPO – “Quando arbitravo c’erano delle volte che avrei pagato per vedere subito il replay dopo aver preso una decisione complicata. Ma la moviola è la soluzione di tutti i mali? Secondo me andrebbe a complicare la vita perché ci sono moltissime situazioni dove anche rivedendo le immagini si hanno posizioni diverse. Va benissimo, però, per evitare i gol fantasma. Probabilmente prima o poi il supporto della tecnologia sarà inevitabile”.
JUVE-ROMA – “Il gol di Bonucci è valido per le nuove interpretazioni: se il portiere vede partire il tiro e non è disturbato nella traiettoria, allora la bandierina deve stare giù. Juve-Roma è stata una partita complicata da episodi tutti al limite, difficilissimi da valutare. A distanza di mesi, vorrei però fare i complimenti a Rocchi per come è riuscito a resettare quella gara e le successive polemiche, spropositate e incomprensibili”.
CRITICHE E VIOLENZA – “Le critiche le accettiamo sempre, ma quando si scende sul personale bisognerebbe alzare tutti un muro. È mancanza di cultura sportiva e fa male al movimento. Le violenze sugli arbitri nelle categorie inferiori sono una vergogna”.
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