Graduatoria dei peggiori colpi di mercato in Europa dell’anno solare che sta per terminare
CALCIOMERCATO ESTERO FLOP ACQUISTI 2014 BALOTELLI CERCI/ ROMA – Con il nuovo anno ormai alle porte, è tempo di bilanci, soprattutto per quanto riguarda il calciomercato. Nel 2014, specialmente all'estero, sono stati tanti i milioni spesi dai maggiori club europei per comprare giocatori che avrebbero dovuto fare la differenza. Puntiamo la lente d'ingrandimento sulle operazioni di mercato che si sono rivelate dei fallimenti (o quasi).Â
1 – Mario Balotelli (Liverpool, 20 milioni di euro) – Per strapparlo al Milan, il Liverpool ha sborsato quasi 20 milioni di euro: una cifra che in estate a qualcuno poteva sembrare un affare, ma a pochi mesi di distanza, non è difficile pensare che a guadagnare dall'operazione siano stati i rossoneri. Aldilà dei comportamenti più o meno censurabili fuori dal campo, Balotelli ha deluso soprattutto per quanto 'non' fatto sul rettangolo di gioco. I numeri sono impietosi: un gol in Fa Cup, uno in Champions League, zero in campionato. I tifosi dei 'Reds' si saranno chiesti: ma perché mai, tra tutti gli attaccanti del pianeta terra, per sostituire Suarez, capocannoniere della scorsa Premier League con 31 reti, è stato scelto un giocatore che non segna mai? Mario ha tutto il tempo per rifarsi e ritoccare le sue statistiche, sperando di diventare decisivo per un club che ha puntato su di lui dopo il 'flop' Mondiale con l'Italia: la pazienza però, non è eterna. Lo sanno all'Inter, al Manchester City e al Milan.
2 – Luke Shaw (Manchester United, 35 milioni di euro) – “Avessimo dato ad un ragazzo di 19 anni i soldi che ci ha chiesto, saremmo morti”: così José Mourinho aveva commentato il trasferimento di Luke Shaw dal Southampton al Manchester United per 35 milioni di euro. Allo 'Special One', oltre l'improbabile costo del cartellino, non era andato giù il fatto che il giocatore, finito anche nel mirino del suo Chelsea, avesse chiesto 7 milioni di euro come ingaggio annuale. Una “follia” per il vate di Setubal pagare una cifra simile per un ragazzo così giovane. I 'Red Devils' invece hanno accontentato tutte le richieste sue (e del suo procuratore) senza badare a spese: un azzardo stando a quanto mostrato dall'ex 'Saints' nella prima parte di stagione. Shaw ha collezionato la miseria di sette presenze (con prestazioni discutibili) prima di subire un grave infortunio alla coscia. Scommessa persa, al momento, per la formazione di van Gaal: la prossima volta, converrebbe ascoltare Mourinho.
3 – Alessio Cerci (Atletico Madrid, 15 milioni di euro) – Dopo la super-stagione vissuta con la maglia del Torino che gli era valsa anche un posto sull'aereo che ha portato la Nazionale azzurra in Brasile, Alessio Cerci era diventato il sogno di mercato di diversi club. Lo voleva il nuovo Milan di Inzaghi, lo sognava l'Inter di Mazzarri, lo ha preso l'Atletico Madrid campione di Spagna e vice-campione d'Europa. Ai granata una cifra vicina ai 15 milioni di euro, ai 'Colchoneros' un esterno d'attacco che Simeone avrebbe potuto plasmare a suo piacimento. Nulla di tutto ciò: Cerci è rimasto spesso fuori dalla formazione titolare. In campionato ha collezionato appena sei presenze, in Champions League ha avuto il tempo di segnare una rete nelle uniche due sue apparizioni. Il 17 dicembre, infine, ha riportato una contrattura in allenamento che lo costringerà a rivedere il campo nel 2015. Con quale maglia? Inter e Milan continuano a cercarlo: è possibile che tornando in Italia, riesca a ritrovare il guizzo perduto in terra spagnola.
4 – Adam Lallana (Liverpool, 31 milioni di euro) – Con gli 88 milioni di euro ricavati dalla cessione di Luis Suarez al Barcellona, il Liverpool si è ritrovato ad avere a disposizione un budget praticamente illimitato per rinforzare una squadra che aveva appena sfiorato il titolo. Tanti soldi da spendere però, possono dare alla testa: è il caso dei 'Reds'. Oltre a Balotelli, i dirigenti del Liverpool hanno sborsato più di 30 milioni di euro per Adam Lallana, centrocampista rivelazione del Southampton. I 'Saints' si sono leccati i baffi e non hanno battuto ciglio nel privarsi di un giocatore che sembrava (a torto) insostituibile: i 'Reds' invece si sono ritrovati in casa un elemento che ha faticato a trovare una collocazione nel regime tattico di Brendan Rodgers. Un'altra scommessa persa: a caro prezzo.
5 – Matheus Doria (Marsiglia, 10 milioni di euro) – Mezza Europa era disposta a portarlo via dal Botafogo e fargli compiere il definitivo salto di qualità . Tra tutte le pretendenti, l'ha spuntata il Marsiglia del 'Loco' Bielsa sborsando oltre 10 milioni di euro. Un'operazione, a quanto pare, non avallata dal tecnico argentino che qualche giorno dopo il suo acquisto, tuonò in conferenza stampa: “Non ho mai chiesto l'arrivo di Doria e non ho dato il via libera alla cessione di Mendes“. Morale della favola: Bielsa ha spedito ripetutamente in panchina uno dei migliori prospetti del calcio brasiliano e il Marsiglia si è ritrovato con una riserva strapagata. Il divorzio, a gennaio, appare scontato: in Italia, specialmente a Lazio e Napoli, Doria farebbe molto comodo, ma all'orizzonte si profila un ritorno in patria.
6 – Federico Fernandez (Swansea, 10 milioni di euro) – Con l'Argentina, pur giocando poco, aveva sfiorato il titolo mondiale sfuggito in finale contro la Germania. Con il Napoli, era reduce da una stagione che lo aveva visto distinguersi come un difensore affidabile ma non troppo. Anche per questo, i partenopei hanno pensato bene di cederlo allo Swansea di fronte ad un'offerta di 10 milioni di euro. Un vero e proprio affare: il suo sostituto, Koulibaly, sbaglia forse più di lui, ma l'impatto di Fernandez in Premier League è stato molto difficile. Appena 945 i minuti giocati da agosto a dicembre: troppo pochi per giustificare la cifra spesa dai gallesi.
7 – Mohamed Salah (Chelsea, 15 milioni di euro) – Al Basilea faceva faville, tanto da convincere il Chelsea a tirare fuori ben 15 milioni di euro pur di strapparlo agli svizzeri a gennaio. Una cifra spropositata se rapportata alla capacità dell'egiziano di incidere in maglia 'Blues'. Mourinho gli ha dato fiducia in un primo tempo, salvo poi relegarlo in panchina per puntare su giocatori più affidabili. La concorrenza a Londra è tanta: da Oscar a Schuerrle, passando per Hazard, non è semplice per Salah ritagliarsi quello spazio che al Basilea aveva fatto di lui un astro nascente pronto per il salto di qualità . Dodici presenze e due gol (tutt'altro che decisivi) sono il bottino collezionato in un anno solare: troppo poco.
8 – Javier 'Chicharito' Hernandez (Real Madrid, 2 milioni di euro per il prestito) – Chiuso dalla concorrenza di Rooney, van Persie e Falcao, Hernandez ha lasciato il Manchester United per trasferirsi in prestito al Real Madrid. “Con il solo Benzema come vera prima punta, avrò molte più possibilità di giocare” avrà pensato l'attaccante messicano. Peccato che il francese giochi e segni con una continuità seconda solo a quella dell'extraterrestre Cristiano Ronaldo, e lui sia costretto ad accontentarsi delle briciole nei rari momenti in cui Ancelotti decide di mandarlo in campo. Morale della favola: a fine stagione (se non prima) il messicano tornerà allo United con la speranza di trovare una squadra che lo faccia veramente giocare. Magari l'Inter di Thohir che già durante l'ultimo mercato ci aveva fatto un pensierino.
9 – Sidney Sam (Schalke 04, 2,5 milioni di euro) – Con otto reti e sette assist all'attivo con la maglia del Bayer Leverkusen (molti dei quali arrivati nella seconda parte di stagione) Sidney Sam aveva sbalordito la Germania intera, affermandosi come uno degli esterni d'attacco più imprevedibili e decisivi della Bundesliga. Ad arrivare prima di tutti su di lui, è stato lo Schalke 04 che è riuscito ad assicurarselo per 2,5 milioni di euro. Una cifra ragionevole per un giocatore sul quale, a Gelsenkirchen, nutrivano molte speranze. Un grave infortunio ha spento però sul nascere tutte le aspettative: per il momento, l'affare Sam è bocciato. Starà a lui, nel 2015, far ricredere gli scettici e riconquistarsi anche la fiducia di Joachim Loew, ct che lo ha sempre tenuto in considerazione per la Nazionale tedesca.
10 – Guillermo Ochoa (Malaga, svincolato) – Da rivelazione del Mondiale a riserva di Kameni: è questa la parabola discendente vissuta in breve tempo da Guillermo Ochoa. In Brasile, il portiere messicano aveva conquistato le luci della ribalta fermando sullo 0-0 i verdeoro padroni di casa candidati (erroneamente) alla vittoria finale. Il suo contratto con l'Ajaccio era appena scaduto: restare in Corsica avrebbe significato sprofondare nella seconda serie francese. L'alternativa ha assunto le sembianze del Malaga: in Spagna, però, il vulcanico estremo difensore messicano ha dovuto fare i conti con la panchina. Adesso su di lui c'è il Liverpool: un treno da prendere in corsa per non far svanire l'effetto mondiale.