Il centrocampista cileno parla del suo difficile passato e degli obiettivi per il futuro con la maglia nerazzurra
INTER INTERVISTA MEDEL / MILANO – Parla il 'Pitbull'. Uno abituato a mordere in campo, senza lasciar troppo spazio alle parole. Gary Medel sta cercando di prendersi l'Inter, raccogliendo l'eredità di un certo Cambiasso. Il suo approdo in Italia è avvenuto a luce alternata ma il cileno è determinato a conquistare definitivamente i nerazzurri: “Dobbiamo migliorare ma penso che con Mancini, un grande, raggiungeremo gli obiettivi – dice in un'intervista al 'Corriere dello Sport' -. E' un vincente. Di Mazzarri posso solo dire bene; purtroppo nel calcio i risultati contano e noi vogliamo arrivare in alto e vincere l'Europa League. Kovacic e Cuadrado sono due fenomeni che fanno la differenza. In Italia ho trovato un campionato difficile dove ogni partita è aperta ad ogni risultato. In Inghilterra più fisico e lanci lunghi. Il mio amico Zamarano mi aveva consigliato di venire qui e io non avevo dubbi”.Â
PASSATO DIFFICILE – “Sono cresciuto in una famiglia povera con 4 fratelli in un quartiere pericoloso. Le pistole erano all'ordine del giorno e c'è chi tra i miei amici si è 'perso' per strada. A scuola ero un po' 'loco' e il calcio mi ha dato una nuova vita”.
J.T.