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Serie A, ESCLUSIVO Mondonico: “Scudetto-Juve, Roma inesperta. Samp, con Eto’o viene il difficile”

L’ex allenatore di Napoli, Torino, Fiorentina e Atalanta, analizza il campionato al giro di boa ai microfoni di Calciomercato.it

SERIE A ESCLUSIVO MONDONICO SCUDETTO JUVENTUS ROMA SAMPDORIA / ROMA – La Serie A è al giro di boa. Dopo diciannove giornate, è tempo di bilanci. Prime, importanti indicazioni su un campionato ricco di sorprese e delusioni.
In esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it, l'ex allenatore di Napoli, Torino, Fiorentina e Atalanta, Emiliano Mondonico, fa il punto sulle ultime news Serie A, analizzando la stagione e le protagoniste del torneo. 

CORSA SCUDETTO – “In questo momento la Juventus ha dimostrato di essere più squadra delle altre. E' difficile che sbagli l'approccio alla partita. Si è visto anche ieri: nonostante fossero sul 3-0 hanno fatto un 'pasticcio' per un calcio d'angolo. Questo è un chiaro esempio della voglia di vincere che hanno dentro. Diciamo che i bianconeri sono favoriti perché sono i più abituati a vincere. Il successo diventa un po' una normalità per loro, a differenza di altre squadre per le quali è qualcosa di straordinario. Penso che la Juve abbia qualcosa in più. La Roma, secondo me, ha troppi alti e bassi. E questo non va bene. Sicuramente è un'ottima squadra, ma non ha l'esperienza che ha la Juventus. Solo frequentando a lungo le parti alte della classifica e vincendo ci si abitua a vincere”.

SORPRESA – “La Sampdoria è una sorpresa che sorpresa non è. Lo è un po' per tutti perché l'unico che all'inizio pensava alle prime posizioni della classifica era Mihajlovic. Noi pensavamo che fosse la solita 'boutade' per fare abbonamenti e invece si è rivelata una realtà. Terzo posto? Ora dobbiamo vedere con l'arrivo di Eto'o. Ho paura che abbia nella Samp lo stesso effetto che ha avuto l'arrivo di Sacchi nel Milan. Adesso per i blucerchiati comincia il difficile. Il bello, di sicuro, ma anche le preoccupazioni ed i doveri. Ora toccherà a Mihajlovic, dall'alto della sua esperienza, far passare tutto questo che stanno vivendo come una normalità”.

DELUSIONI – “Ovviamente le due squadre a 9 punti. Perché è chiaro che sono troppo pochi. Capisco che ci sono squadre inferiori, ma il Parma ha deluso, non me l'aspettavo così giù dopo l'ottimo campionato dello scorso anno. Poi magari ci saranno tutte le giustificazioni del caso.
Non posso chiamare delusioni, invece, Inter e Milan. Ho visto soprattutto nell'ultima giornata, che manca la regia offensiva. Manca chi in fase offensiva tiene palla e permette alla squadra di salire, quindi di fare densità nella metà campo avversaria. Nessuno dei quattro attaccanti aveva la voglia di prender palla, tenerla e giocarla. Sono stati un muro di gomma, la palla arrivava e tornava indietro. E' anche vero che in parte dipende dall'impostazione da dietro, ma io quando giocavo in attacco qualche palla la prendevo. Non dico che siano due delusioni, ma bisogna riflettere su questo fatto”.

NAPOLI – “Ieri contro la Lazio ha giocato all'italiana. Ha fatto gol e poi si è difeso. De Guzman messo seconda punta era più un terzo centrocampista, più l'ingresso di Jorginho: era chiaro che per Benitez, in quel momento, era più importante la fase difensiva. Ha inserito calciatori in grado di coprire. Un po' il gioco all'italiana, come detto, per difendere il risultato. E meno male, eravamo abituati a vedere una squadra costantemente votata all'attacco e che si faceva anche rimontare. Adesso vediamo un Napoli più attento anche sul risultato. Ed i punti arrivano”.

FIORENTINA – “I viola si divertono. Vanno in vantaggio, poi si fanno rimontare e rischiano anche di perdere. Ieri alla fine è arrivato il gol con la spintarella di Babacar. In questo momento non l'ho ancora capita questa squadra, non so se è carne o pesce. E' sicuramente qualcosa di positivo, però tutto questo divertirsi e crearsi difficoltà non va bene. Una squadra che domina  una partita deve vincere a mani basse. La Juventus vince 4-0 o 6-1. Ha una buona squadra. Mi auguro che l''incazzoso' Diamanti riesca a far arrabbiare tutti quanti, in modo che nessuno la prenda più sul ridere. L'acquisto di Diamanti mi piace per questo. Gomez? Capitano quelle annate in cui non la butti dentro neanche con le mani. Le sue palle gol a partita le ha e se la va a cercare. Però la mette fuori anche da zero metri in questo momento. Un attaccante che si presenta in area con regolarità, anche se magari non riesce a far gol, secondo me è da apprezzare perché bene o male tenta di sbloccarsi”.

TORINO – “Una boccata d'ossigeno il gol nel finale col Cesena dopo essersi fatto rimontare. Un'annata negativa, non un'annata da favola ovviamente. Questo penso l'abbia detto anche Nocerino“.

CLASSIFICA – “Le migliori sono quelle davanti, la classifica parla chiarissimo. L'unica squadra che non ho ancora capito è l'Empoli. E' quintultima in classifica, eppure sabato l'Empoli sembrava l'Inter e l'Inter sembrava l'Empoli, perciò non si capisce questa classifica. Penso che comunque, tolto l'Empoli, la classifica dia l'esatta dimensione delle squadre”.

 

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