Il difensore su Donadoni: “Dopo l’espulsione di Palermo a novembre non mi ha più considerato”
CASSANO FELIPE LEONARDI PARMA / UDINE – Insieme a Cassano ha chiesto ed ottenuto la risoluzione consensuale del contratto con il Parma. Ora Felipe è in cerca di una nuova squadra ma prima vuole togliersi qualche sassolino dalle scarpe. “Quando ti accorgi che ti porti i problemi di lavoro a casa, che ne va del rapporto coi tuoi familiari, allora non c'è remora che tenga. – le sue parole a 'La Gazzetta dello Sport' – Più passava il tempo e più capivamo che la situazione peggiorava. Ma ci rassicuravano: 'Tranquilli, il prossimo mese si aggiusta tutto, è impossibile che il Parma fallisca'. Invece i mesi sono passati senza che cambiasse nulla. Sabato scorso, appena sveglio, è stato come un flash: mi sono deciso di botto. Ho chiamato Leonardi e l'ho informato. Non mi è sembrato sorpreso. Non lascio Parma per questione di soldi. Il problema è che è stata una presa in giro continua. Ghirardi non si è comportato correttamente, perché non ha mantenuto le promesse. E poi ci ha lasciato per strada. E per ora non mi sento di affermare che il Parma è finito in buone mani. Donadoni? Dopo l'espulsione di Palermo a novembre non mi ha più considerato. Non mi ha mai dato spiegazioni reali: diciamo che ha facilitato la mia decisione. Quello che mi spiace di più è vedere nella stessa situazione i dipendenti del club. Io sono fortunato e posso fare a meno di qualche mensilità. Loro no. Futuro? Ho un paio di proposte, una in Italia e una all'estero, ma in realtà non so che cosa mi aspetta”.
M.D.F.