L’esterno offensivo arrivato dall’Atletico Madrid ha giocato solo 22′ nelle ultime due gare
MILAN CASO CERCI / MILANO – Corteggiato a lungo, conquistato e, alla fine, 'tradito'. Alessio Cerci fatica ad imporsi nel Milan di Pippo Inzaghi. Dopo cinque mesi in naftalina all'Atletico Madrid, l'esterno offensivo ex Torino, trattato dai rossoneri anche in estate, era tornato in Italia per riconquistare i riflettori. Il ritardo nella condizione atletica, però, hanno frenato il suo impatto e dopo le due gare intere disputate contro Juventus e Parma è finito fuori, collezionando soltanto 22' nelle ultime due sfide. Troppo poco. Cerci, riporta 'La Gazzetta dello Sport', si sente sedotto e abbandonato. Era arrivato immaginando un altro scenario e dopo la sfida con il Cesena ha chiesto all'allenatore il perché della seconda panchina consecutiva. Inzaghi gli ha risposto che le sue scelte sono fatte per il bene della squadra.
L'ex granata, che alla vigilia dell'ultima sfida di campionato era stato provato tra i possibili titolari salvo poi vedersi preferire Menez, è preoccupato anche per il cambio modulo: con il nuovo 4-3-1-2, Cerci potrebbe comunque adattarsi a fare la seconda punta, ma avrebbe come concorrente diretto proprio il francese. Inutile dire che, al momento, sarebbe l'ex Psg il titolare tra i due.