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Inter, Shaqiri: “Champions? Non possiamo parlarne ora. Convinto da Mancini”

Il trequartista svizzero, arrivato durante la sessione di gennaio, fissa gli obiettivi per il finale di stagione

INTER SHAQIRI CHAMPIONS LEAGUE MANCINI / MILANO – “La Champions è un argomento che non possiamo trattare ora, ma se le vinciamo tutte chissà”. Testa bassa, piedi per terra. Xherdan Shaqiri, intervistato da 'La Gazzetta dello Sport', si racconta, parla del momento dell'Inter e fissa gli obiettivi per il finale di stagione: “Ho già conquistato tanti trofei nelle squadre in cui sono stato ed è quello che voglio fare anche qui all'Inter. Da piccolo ero il più matto della mia famiglia, ero una peste. Il cattivo umore non so cosa sia”.

MANCINI – “L'Inter era in contatto con i miei agenti da tempo. Il club mi conosceva, mi avevano seguito da tanto. Poi ho ricevuto due telefonate da Mancini, due belle chiacchierate importanti. Mi ha spiegato che il campo lo avrei visto molto, la sua filosofia e della società, il progetto di gioco e la voglia di riportare l'Inter in alto. E così sono qua. Ai tifosi posso dire che con me hanno acquistato un giocatore che dà tutto”.

OBIETTIVI – “A questo punto della stagione, realisticamente, si può puntare solo all'Europa League. Ma non è facile”.

WOLFSBURG – “Sono contento ci siano capitati loro. Vivono un bel momento, ma se eliminiamo loro possiamo andare a vincere l'Europa League”.

DERBY – “Non so cosa darei per segnare il gol decisivo. Ma preferisco fare punti senza segnare piuttosto che fare gol e non vincere”. 

PODOLSKI – “E' una persona molto tranquilla, non credo sia giù per le critiche. Ha l'esperienza per uscire da questo momento. In allenamento si vede che a breve farà grandi cose”.

KOVACIC – “E' giovane e come tutti i giovani vuole giocare il più possibile, ma decide solo l'allenatore”.

NAPOLI – “Vincere a Napoli non è facile, è una bella squadra. Fare tre punti avrebbe anche un peso psicologico. Le carte per vincere ci sono tutte. Terzo posto? Dobbiamo vincerle tutte e parlare poco”.

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