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Calciomercato Juventus, Marotta: “Futuro Pogba? A Dortmund abbiamo vinto senza di lui”

L’amministratore delegato bianconero ha parlato delle ultime mosse del club

CALCIOMERCATO JUVENTUS MAROTTA / TORINO – Intervistato da 'Sky' nel prepartita della sfida contro il Genoa, l'amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta ha fatto il punto sul calciomercato Juventus e sulle ultime vicende relative al club.

PEDIGREE EUROPEO – “Nata ufficialmente una Juventus europea? Noi avevamo un obiettivo principale a inizio ciclo con Agnelli: riposizionare la Juventus dove le spettava, ai primi posti. Di stagione in stagione abbiamo scalato le posizioni. Il quarto di finale di Champions premia tutti, abbiamo assunto maturità e professionalità notevoli”.

POGBA – “Gli infortuni sono una caratteristica da annoverare nella gestione ordinaria di una squadra di calcio. Abbiamo avuto infortuni importanti riuscendo a sopperire con altri giocatori. In semifinale per trattenerlo? Intanto siamo qua a celebrare una vittoria ottenuta da una squadra in cui Pogba non c'era, quindi significa che il calcio è gioco di squadra e non individuale. I valori dei singoli sono importanti ma l'atteggiamento di gruppo e società svolge un ruolo determinante. Il futuro di Pogba l'abbiamo detto più volte: è esploso rapidamente, noi vogliamo vincere e non necessariamente dobbiamo vendere i nostri 'campioncini', tutto qua. Poi è chiaro che un giovane di quel valore attiri l'attenzione di club più blasonati di noi in questo momento, ma noi non cerchiamo compratori. Nessun contatto, assolutamente”.

ROSA COMPETITIVA – “Ci sono scale di valore in un gioco di squadra: alcuni danno un apporto maggiore di altri. Va di pari passo col valore di mercato del calciatore e con gli aspetti contrattuali dei singoli. Più campioni ci sono più si può vincere, ma ci sono altre componenti importanti. Cerchiamo di unire le due cose, dando una mentalità vincente al gruppo ma anche cogliendo le opportunità di mercato. Perseguiamo l'obiettivo di continuare a migliorare come in questi anni. Ci sono circa 55 partite a stagione quindi è normale che non tutti possano giocare con continuità. La rosa deve essere competitiva, composta da campioni e calciatori meno campioni ma altrettanto importanti”.

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