PUNTO CM.IT CHAMPIONS LAZIO NAPOLI POLEMICHE ARBITRI ROMA FIORENTINA SAMP / ROMA – Si accorcia l'attesa, si infiamma la contesa. Il campionato entra nel vivo e con lo scudetto già praticamente assegnato non si può che parlare di corsa Champions. E' bagarre totale. Le parti in causa sono tante ed è inevitabile che la guerra si sposti anche fuori, su altri livelli. L'aquila vola, la lupa torna a camminare, il ciuccio si inchioda e non vuole proprio più saperne. Il campo dice questo, ma al fischio finale inizia un'altra battaglia, col ciuccio che scalcia e raglia così forte da farsi sentire fin lassù, dove sta volando l'aquila. Si sa, in primavera il gioco si fa duro e quindi le partite iniziano a durare tutta la settimana.
ROMA CAPOCCIA – Gli eventi sorridono alle romane. La Lazio vince facile all''Olimpico' contro il Verona, la Roma ritrova il sorriso a Cesena e tiene ancora a distanza gli scatenati cugini. Momenti diametralmente opposti per le capitoline, lo dimostrano anche modalità e uomini chiave nella vittoria. Cuore e grinta Garcia con De Rossi, entusiasmo e talento Pioli (alla sesta sinfonia consecutiva), che stacca tutti con l'artiglieria di lusso. A proposito di lusso, questo Felipe Anderson è oro che cola per il nostro campionato: merito ai biancocelesti per averlo blindato invece di cedere alle lusinghe di calciomercato estere, così possiamo godercelo un altro po'. Coi tempi che corrono è tutt'altro che scontato.
FERME AL PARI – Se Roma e Lazio fanno il vuoto è anche perché le inseguitrici si bloccano sul più bello. La Fiorentina va sotto ad Udine, poi sogna con una doppietta del redivivo Mario Gomez ma viene bloccata nel finale da Kone. Succede di tutto al 'San Paolo': il Napoli incappa nella tipica serata 'no' e impatta in casa con l'Atalanta. I pali, i miracoli di Sportiello (sono mesi che Higuaìn se lo sogna di notte), gli incredibili errori arbitrali, sui quali torneremo. Tutto vero, ma nelle colpe altrui – va detto – c'è anche qualche demerito proprio, anzi più di qualche. Nel frattempo la Samp, zitta zitta, continua a vincere e stupire, stacca viola e azzurri e torna al quarto posto, inguaiando la derelitta Inter. Altro che Europa League, questo finale di stagione si sta rivelando un autentico calvario per Mancini, per la gioia di Mihajlovic che vede il sogno europeo sempre più concreto.
CALVA-RESA DEI CONTI – Ma come dicevamo è dopo il fischio finale che succede di tutto. La miccia la accende l'arbitro Calvarese, che sbaglia contro il Napoli in almeno due occasioni. Non fischia a Pinilla il fallo (evidente) sul gol; glielo fischia invece poco dopo, non applicando la regola del vantaggio su Mertens lanciato a rete.
Poi scoppia la bomba, col tweet al vetriolo di De Laurentiis, che non le manda a dire e parla di campionato falsato. In mezzo ci finisce Tavecchio e di riflesso Lotito, suo principale sponsor nella corsa alla poltrona FIGC. Senza entrare nel merito della questione, si può dire che c'era da aspettarselo. La vicinanza del presidente laziale alle massime cariche dirigenziali della Federazione è talmente palese che le malignità sulla regolarità della classifica sono il prezzo minimo da pagare quando poi le cose si complicano. Incroci pericolosi, molto pericolosi, fra controllati e controllori: siamo sicuri che non si possano proprio evitare?
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