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Napoli-Atalanta, Marino: “Arbitraggio? Parole ‘violente’. Serve più autocritica”

Il direttore generale dei bergamaschi commenta il pari di ieri sera al ‘San Paolo’ e torna sulla contestata direzione di gara

NAPOLI ATALANTA DG MARINO ARBITRAGGIO / BERGAMO – Intervenuto a 'Radio Sportiva', il direttore generale dell'Atalanta, Pierpaolo Marino, esalta il risultato dei nerazzurri sul campo del Napoli e dice la sua sulla contestata direzione di gara: “Non è stato un risultato casuale quello di ieri sera. Certo, quando si gioca al 'San Paolo' contro una squadra che investe cinque o sei volte di più, quasi un tempo dieci contro undici, non è facile ma è un risultato che per assurdo ci lascia anche un po' di rammarico. Potevamo venir via anche col bottino pieno. Questa partita però ci rende tranquilli per il futuro. Quest'anno siamo in una posizione che non rispecchia le nostre qualità”.

PAROLE 'VIOLENTE' – “Arbitraggio? Si può essere rammaricati ma bisogna stare attenti alla 'violenza' di certe parole. Noi piccole squadre ne subiamo tanti di torti ma bisogna essere sempre sereni del fatto che gli arbitri agiscono in buona fede. Prima di dire che la partita è falsata bisogna fare autocritica”. Questa la 'frecciata' a Benitez, infuriato nel post partita con l'arbitro.

REVISIONE NAPOLI – Poi dice la sua sulle news Napoli, una squadra che conosce bene, per la quale nutre ancora molto affetto: “Non ci si può appellare all'errore arbitrale se si vuole puntare agli obiettivi che una squadra come il Napoli merita. Cerchiamo di aiutare tutto il movimento. Pensavo che il Napoli potesse lottare per lo Scudetto poi qualcosa è cambiato da Bilbao in poi. Dovrebbe guardare al proprio interno per capire cosa non va perché ha una rosa molto competitiva, con un attacco invidiato da molta Europa fatto da giocatori di prima scelta nel calciomercato“.

REJASSESTO – “Reja sta rimettendo le cose a posto ma non dimentichiamoci che Colantuono aveva fatto benissimo, un gran lavoro. Abbiamo una squadra viva che combatte, fatta da un gruppo di giocatori attaccati alla maglia. Ogni giornata adesso è determinante; non credo che ci possano essere grossi cali di tensione”.

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