CALCIOMERCATO JUVENTUS MAROTTA TEVEZ POGBA ALLEGRI / TORINO – Scudetto già in tasca, le semifinali di Champions League nel mirino ed una finale di Coppa Italia che ancora non è del tutto sfumata. Dopo l'addio di Antonio Conte in pochi avrebbero pensato che a fine marzo la Juventus fosse in una situazione del genere, ancora in corsa su tre fronti. Ed invece in sede di calciomercato Beppe Marotta il colpo lo ha fatto in panchina, portando a Torino quel Massimiliano Allegri che ha cancellato il fantasma dell'attuale ct della Nazionale: di questo e di tutte le altre notizie del calciomercato Juventus ha parlato il direttore generale bianconero in un'intervista al 'Corriere della Sera'. “Sapevamo di correre un rischio di rivolta popolare e mediatica. Però con Allegri abbiamo scelto il migliore allenatore a disposizione in quel momento. – le sue parole – Vogliamo andare ancora più in alto e centrare ancora più obiettivi. Possiamo farlo perché abbiamo modellato la squadra anno dopo anno e nella prossima estate vogliamo alzare il livello della qualità. Falcao o Cavani? Prima si faceva fatica a incentivare i giocatore a venire, vedi Di Natale che rifiutò il trasferimento. Oggi c'è la corsa a venire, il nostro appeal è cambiato tantissimo. E parlo di top players.”
POGBA – “Non ha manifestato la volontà di andare via. Il problema è quando a un giocatore viene offerto un contratto che può essere due o tre volte maggiore di quello che oggi guadagna. Parliamo di 10 milioni di euro netti a stagione. Una volta per convincere un giocatore bastava una pacca sulla spalla, oggi è lui il protagonista del suo destino e se decide di andare via è difficile per la società trattenerlo”.
TEVEZ – “Carlos ha un contratto fino al 2016 e non ne abbiamo ancora parlato. A lui dobbiamo tanto, ma anche lui deve tanto alla società. Se dovesse decidere di lasciare la Juve ci dovremo adeguare”.
MORATA – “Abbiamo ceduto Immobile perché lui voleva andare al Borussia Dortmund e abbiamo puntato su Morata perché era il giovane giusto per noi. Ma parlare di un campione è prematuro: serve la conferma del secondo anno”.
CONTE – “La frase 'non si entra in un ristorante da 100 euro con 10 euro' forse era meglio non sentirla, ma rientra nel suo carattere”.
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