Il dirigente azzurro commenta la convocazione del centrocampista in Nazionale e parla del futuro del tecnico
MERCATO EMPOLI NAZIONALE CARLI CONTE VALDIFIORI / EMPOLI – La convocazione in Nazionale di Mirko Valdifiori per le sfide con Bulgaria e Inghilterra è l'ennesimo premio alla grande stagione che sta disputando l'Empoli, vera rivelazione del campionato. Intervenuto a 'Radio Sportiva', il direttore sportivo dei toscani, Marcello Carli, parla così delle ultime news Italia e del futuro del tecnico Sarri, l'allenatore del momento in Italia, già entrato in orbita Milan per il dopo Inzaghi: “Valdifiori in Nazionale? Conte è sempre stato un suo estimatore fin dai tempi di Siena. Ci speravamo, per lui è un premio per gli ultimi anni fatti a livello straordinario. Anche Sepe e Barba sono giovani interessanti: sono in un ambiente tranquillo e hanno qualità . Stiamo facendo un campionato al di là delle previsioni. Quando fai bene è normale, risalta tutto. Oriundi? E' inutile andare a giro a cercare giovani che hanno qualità 'normali' o anche minori rispetto a quelli nostri. Se sono forti ben vengano. Eder? E' molto forte e con lui sono sempre stato arrabbiato perché secondo me ha perso due o tre anni. Sono convinto che con meno polemiche e più fatti si può tornare grandi”.
SARRI RESTA – Il tecnico è al centro di molte voci di calciomercato: “Lo abbiamo saputo aspettare. E' venuto all'Empoli dopo l'esonero in C col Sorento. Ha qualità , è fortissimo e questo è l'ambiente giusto per insegnare calcio. Ha un contratto, spero rimanga con noi se poi ci chiederà di andar via sarà solo una sua scelta. Qui può fare il mestiere che preferisce. Quando ha firmato il contratto gli ho detto 'peggio per te, resterai altri anni qui'”.
SAPONARA 2.0 – “Saponara aveva bisogno di riprendere un po' di convinzione e condizione. Non avevamo dubbi sulle sue qualità perché lo conoscevamo benissimo. Il Milan ha tanti grandi giocatori e la situazione diventa poi difficile da gestire. Prendiamo il nostro Tonelli: ha passato momenti difficili nella crescita ma la vicinanza e la fiducia dell'ambiente è stata fondamentale per aiutarlo. In una grande squadra c'è molta pressione ogni giorno e anche i giovani si possono bruciare. Da noi è un percorso, non una tappa.