Il tecnico della formazione monegasca si racconta in vista del quarto di finale di Champions League
JUVENTUS MONACO JARDIM / MONTECARLO (Principato di Monaco) – Attenta Juve, il Monaco non è ancora sazio. Parola di Leonardo Jardim, tecnico della formazione monegasca, che si racconta ad 'Extra Time', inserto de 'La Gazzetta dello Sport': “Sono diventato allenatore a 22 anni, il mio modello era Fabio Capello ai tempi del Milan. Mi sono dato un tempo massimo: dovevo sfondare entro i 40 anni. Ho accettato il Monaco perché nonostante le cessioni rimane un progetto ambizioso. Dobbiamo valorizzare i nostri giovani e ne abbiamo tanti. Il futuro è assicurato. La vittoria col Bayer Leverkusen è stata la svolta. Nessuno qui avrebbe scommesso sui quarti di Champions o sulla lotta per la Ligue 1 ad inizio stagione. Non abbiamo responsabilità, non siamo noi a dover arrivare in fondo, ma il Psg. E Lione e Marsiglia, avversarie in campionato per il titolo, non hanno le coppe. La Juventus? Squadra di equilibrio con tanta esperienza. Sono fortissimi. Può succedere di tutto in due gare, ho detto ai miei di continuare a divertirsi ed avere l'ambizione avuta con l'Arsenal. Manteniamo questa crescita dinamica. Chi temo? Pirlo sempre fantastico, Tevez formidabile e anche Morata è cresciuto tanto”.
L.P.