Arrivato senza troppo clamore, quest’anno il francese ha giganteggiato in difesa
CRAQUE MOMENTO BARCELLONA MATHIEU GOL / ROMA – 22 marzo: Barcellona-Real Madrid 2-1. 5 aprile: Celta Vigo-Barcellona 0-1. Le ultime due partite in Liga hanno un significato enorme per la stagione dei blaugrana, che si trovano in vetta alla classifica a +4 sul Real. Nessuno andrebbe ringraziato più di Jeremy Mathieu: sono sue infatti le firme sul successo dell'altroieri e sul 'Clasico' dopo il raddoppio di Suarez. Niente male, per un difensore arrivato in estate senza troppo clamore, capace però di imporsi con una maglia pesantissima e di segnare gol altrettanto importanti. Fregiandosi, a buon merito, di essere considerato uno dei migliori difensori d'Europa.
Jeremy Mathieu nasce a Luxeuil-les-Bains, in Francia, il 29 ottobre 1983. Cresce e debutta nel Sochaux, dove tra il 2002 e il 2005 trova il modo di firmare 9 volte il tabellino, dimostrando sin da subito un'ottima empatia con la porta nonostante il ruolo da difensore. Il Tolosa fiuta l'occasione e ne fa una delle sue più importanti colonne tra il 2005 e il 2009, venendo ricompensato con altre 5 reti in campionato. Mathieu si è fatto tutta la gavetta, arrivando in Liga a 26 anni e mettendo in piedi un altro piccolo regno da garanzia della difesa, con il Valencia. Tra il 2009 e il 2014 raccoglie attenzioni e stima anche in Spagna, ergendosi a una delle rivelazioni dei 'Pipistrelli', in grado di raccogliere ottimi risultati anche dopo gli addii di Villa e David Silva. E' a 30 anni già compiuti, dopo quasi dieci anni senza sbagliare una stagione, che Mathieu ottiene la grande chiamata dal Barcellona, ripagando subito con un'annata fin qui da incorniciare, in fuga per la Liga, in corsa per la Champions League e in finale di Copa del Rey. Ah: se l'antifona non fosse chiara, il debutto con la Francia è arrivato soltanto nel 2011, giocando col contagocce. Emblema del lavoro duro senza 'aiutini', Mathieu continua a ottenere risultati pesantissimi per le sue squadre e a farne le fortune. Con buona pace della Nazionale. E dei top club che non hanno saputo puntarci prima del Barça.