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Lazio, Felipe Anderson: “Così ho superato le difficoltà. Keita non è come lo descrivono”

Il talento brasiliano racconta come è riuscito a buttarsi alle spalle i momenti più difficili

LAZIO FELIPE ANDERSON KEITA/ ROMA – Continua a correre la Lazio, arrivata alla settima vittoria consecutiva in campionato grazie al successo ottenuto in casa del Cagliari. Una straordinaria striscia positiva frutto di un collettivo ben amalgamato dal tecnico Stefano Pioli e delle giocate dei singoli che fanno la differenza, Felipe Anderson su tutti. Il brasiliano sta vivendo un 2015 da sogno: con le sue giocate, il brasiliano ha conquistato i tifosi biancocelesti e attirato l'attenzione dei migliori club europei, disposti a mettere tanti soldi sul piatto per strapparlo alla Lazio e fare di lui il colpo di calciomercato dell'estate. Uno stato di grazia passato però per tanta sofferenza: dalle difficoltà ad ambientarsi in Italia a quelle per le vicissitudini del padre, arrestato in seguito ad un incidente stradale che ha provocato la morte di due persone in Brasile. Ostacoli superati da Felipe Anderson grazie al lavoro e alla fede, come spiegato a 'La Gazzetta dello Sport'.

LA SERIE A – “Pensavo di metterci sei mesi per abituarmi alla vita e al calcio italiano, invece è stato tutto più complicato – ha spiegato Felipe Anderson, protagonista odierno delle Notizie Lazio – Nonostante tutto ho continuato a lavorare e pregare e adesso, sto raccogliendo i frutti. 

PROBLEMI – “Mi sono trovato in casa a piangere da solo. Dopo dovevo giocare due partite importanti ma volevo andare a vedere mio padre. In seguito mi sono anche fatto male, mi chiedevo perché mi stesse succedendo questo fino a quando ho aperto la Bibbia, ho iniziato a pregare ed ho capito. Sono volato in Brasile e mio padre e mia sorella, che non erano credenti, hanno deciso di battezzarsi”.

KEITA – “In questo momento stiamo facendo tutti bene. Avete visto cosa ha fatto Keita a Cagliari? Quando è entrato in campo, ha cambiato la partita. Lui un 'bad boy'? In passato ha sbagliato qualcosa, ma è ancora molto giovane e può capitare. Non è come lo dipingono i media”.

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