Calciomercato.it ha intervistato il figlio di Vincenzo, tifoso biancoceleste ucciso durante un derby del 1979
FOTO CM.IT ESCLUSIVO PAPARELLI LAZIO / ROMA – A margine dell'evento “Premio Coni Lazio 2014” è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it Gabriele Paparelli, figlio di Vincenzo, il tifoso della Lazio ucciso durante un derby contro la Roma del 1979. Intercettato dai nostri inviati, Gabriele ha raccontato il suo dolore: “Ringrazio tutti quelli che hanno organizzato e dedicato questo premio alla memoria di mio padre. È una soddisfazione molto importante. Sono 35 anni che la città piange Vincenzo e ora anche le istituzioni si sono ricordate di lui. Sono molto contento. Come si reagisce alle scritte e agli striscioni offensivi? In questi anni ho lottato per il cognome che porto e per far capire alla gente che dietro a Paparelli c'era una famiglia, una moglie e un figlio che soffrivano. Andavo a cancellare le scritte dei muri solo per tutelare e proteggere mia madre: ogni volta che vedeva un'offesa sui muri si dispiaceva molto”. Sugli striscioni esposti in Curva Sud in merita alla vicenda Ciro Esposito ha aggiunto:”A volte il calcio e i tifosi dovrebbero occuparsi solo della propria squadra del cuore e lasciare ad altri questo tipo di critiche. Il dolore di una mamma non può essere mai giudicato, ognuno reagisce a modo suo. Sarebbe ora di porre fine a questo tamtam di striscioni che insultano e che non hanno nulla a che vedere con il mondo del calcio”.
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