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EDITORIALE SUGONI DRIUSSI RIVER PLATE / MILANO – Se due anni fa, avessimo cercato il talento più splendente del calcio argentino, nessuno avrebbe avuto dubbi a fare il suo nome: Sebastian Driussi. Trequartista del River Plate che sa fare anche la prima punta, nel 2013 era stato il protagonista assoluto – e capocannoniere – del sudamericano under 17. Due anni dopo, al torneo under 20 di cui era una stella attesissima, è stato oscurato dai suoi compagni Simeone e Correa, trascinatori dell’Argentina campione, eppure non si è spento. Sintomo – che dopo un periodo difficile – ora è pronto a mantenere le promesse.
Giocatore completo a livello tecnico, bravissimo sia negli assist che nelle conclusioni in porta. Destro, ma che sa calciare anche con il sinistro. Bravo con la palla tra i piedi, ma forse ancora di più nei movimenti senza palla. Eppure per ora ha rimandato la sua esplosione. Questione di due fattori: il primo è esclusivamente tattico. I vari allenatori – forse proprio per l’atipicità e magari per  la completezza del suo tipo di gioco – che lo hanno avuto, hanno faticato a trovargli una posizione ben definita in campo. Poi questione anche di carattere. Perché Driussi si è lasciato andare a qualche discussione di troppo, anche sul suo contratto. Il River – grazie anche all’intervento del Presidente federale Grondona – lo ha blindato per ora con un rinnovo fino al 2017, in cui però è inserita una clausola di oltre 5 milioni. Troppi per il Driussi di qualche mese fa. Un ottimo investimento per il giocatore del 2013. Ora che ha trovato una buona continuità di impiego nel suo club, e che ha conquistato già tanti trofei giovanili in nazionale, starà a lui tornare ad essere Sebastian Driussi, il fenomeno annunciato da tutti due anni fa.
LA SCHEDA
Nome: Sebastian Driussi
Squadra: River Plate
Età : 19 anni
Ruolo: Attaccante
Nazionalità : Argentina
Valutazione: 5 milioni
Dove lo vedrei bene: Genoa, Chievo, Palermo