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Chievo, Bizzarri: “Il Real non faceva per me. Alla Lazio niente meritocrazia”

Il portiere dei clivensi si toglie qualche sassolino dalle scarpe

CHIEVO INTERVISTA BIZZARRI A LA GAZZETTA DELLO SPORT / MILANO – Albano Bizzarri, portiere del Chievo, è il protagonista di un'intervista pubblicata oggi da 'La Gazzetta dello Sport':

OBIETTIVO SALVEZZA – “La salvezza del Chievo vale come la Champions League perché qui è indispensabile”.

L'ESPERIENZA AL REAL MADRID – “Al Real sono arrivato giovane. Non era il posto per me, infatti ho chiesto di andare via. Grazie ai miei errori, ha iniziato a giocare Casillas. Aveva l’appoggio di tutti e io… meno. Iker era più forte e ha avuto una carriera 10.000 volte migliore della mia”.

LA LAZIO – “Quando dissi che a volte la meritocrazia non esiste mi riferivo al periodo alla Lazio: Reja mi disse che dovevo fare il terzo portiere per non disturbare il primo, Muslera. Allora ero poco sponsorizzato, ma per me la concorrenza è fondamentale. Mi allenavo sapendo che non sarei stato valutato”.

BARDI – “Francesco è un ottimo portiere, spero sia titolare all’Europeo Under 21. Purtroppo gioca un solo portiere e per continuità questa è la mia stagione migliore”.

FUTURO – “Ho rifiutato un triennale perché mi sento vecchio? Più o meno. Qui, però, l’ambiente è unico: se perdi due partite, tutti ti dicono 'Stai tranquillo, ora risaliamo'. In Argentina, se perdi due partite, l’insulto più piccolo coinvolge tua mamma e tua nonna”.

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