CALCIOMERCATO INTER INTERVISTA ZANETTI AL CORRIERE DELLO SPORT / MILANO – Javier Zanetti, dirigente dell'Inter, ha concesso una lunga intervista al 'Corriere dello Sport' tra calciomercato Inter e vita privata.
CALCIOMERCATO – Zanetti, parlando di calciomercato, conferma l'anticipazione di Calciomercato.it sul forte pressing dell'Inter su Dybala: “Thohir sta lavorando assieme alla famiglia Moratti per far tornare grande il club. Bisogna avere pazienza ma presto l'Inter tornerà a lottare per lo Scudetto. Vogliamo mettere a disposizione dell'allenatore una rosa di valore, pur nel rispetto del fairplay finanziario. Mancini è il tecnico giusto, siamo in sintonia con lui. Dybala? Ha avuto una crescita pazzesca e una grande continuità di rendimento. Lo vogliono tutti e l'Inter non fa eccezione. Un tentativo per acquistarlo lo faremo. Yaya Touré? Un campione, una garanzia. Mancini lo conosce bene e se lo vuole ci sarà un motivo. Sono favorevole al ritorno di Thiago Motta: è fortissimo, ha personalità e qualità. Balotelli? Nel calcio può succedere di tutto. Mi aspettavo trovasse continuità di rendimento, deve stare più tranquillo. Fosse rimasto all'Inter sarebbe maturato. Se Mancini che lo chiedesse…”
OBIETTIVO EUROPA – “Non abbiamo tante alternative: dobbiamo provare a vincere le prossime 4 partite e poi vedere quello che succederà. Il calendario non è facile ma è necessario crederci. Quella contro la Lazio sarà una partita difficilissima perché la formazione di Pioli sta disputando un campionato fantastico e sta mostrando grande continuità”.
POST RITIRO – “Ho ancora la fortuna di lavorare per l'Inter, di rendermi utile in questa fantastica società che è diventata la mia famiglia. Quando sono arrivato qua da ragazzino, non pensavo di fare tutto quello che ho fatto e ringrazio Moratti e Thohir per i grandi momenti che mi hanno permesso di vivere. L’emozione del ritiro della mia maglia lunedì è stata solo l’ultima di una lunga serie di notti da ricordare”.
SCUDETTO JUVE E CALCIOPOLI – “Quanti sono gli Scudetti secondo me? Calciopoli è una pagina tristissima del calcio italiano, ma sono passati ormai diversi anni. In questo periodo sono state dette molte cose, ma la verità è sotto gli occhi di tutti. Anche se qualcuno vuole far finta di perdere la memoria… Il calcio italiano da allora è ripartito ed è giusto pensare al futuro. Noi siamo fieri e orgogliosi della nostra storia, come la Juve è fiera della sua. Di certo, però, non si può far finta che non sia successo niente”.
MOURINHO – “Se devo ricordare José, preferisco raccontare come si comportava con il gruppo, il senso di appartenenza, le cose positive che ci ha trasmesso. Abbiamo fatto cose straordinarie. E’ un vincente, ti dice le cose in faccia senza problemi. Cosa ci ha detto negli spogliatoi prima della finale di Champions League contro il Bayern? Che avevamo fatto un grande sforzo per arrivare lì, ma che mancava ancora l’ultimo scalino per restare nella storia del calcio italiano. Ci guardò in faccia e ci spiegò che per molti di noi quella poteva essere l’ultima opportunità e che non potevamo sbagliarla”.
BENITEZ – “Con noi Benitez è stato sei mesi e abbiamo vinto 2 trofei. La stagione non è stata buona sotto il profilo degli infortuni, ma si rendeva conto di essere in una grande società. Dopo il Mondiale per club si poteva fare qualcosa di importante se fosse rimasto. Magari avrebbe vinto altri trofei”.
MAZZARRI – “Avrei smesso anche con Mancini in panchina. Per le scelte di Mazzarri ho sempre avuto rispetto, anche se mi sarebbe piaciuto giocare l'ultimo derby”.
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