Le parole del tecnico bianconero alla vigilia della sfida dello ‘Juventus Stadium’
JUVENTUS CAGLIARI CONFERENZA STAMPA ALLEGRI / TORINO – Dopo la grande notte di Champions League con la vittoria per 2-1 sul Real Madrid nella semifinale di andata, la Juventus ospita il Cagliari nell'anticipo della 35a giornata di Serie A. Alla vigilia del match, il tecnico bianconero Massimiliano Allegri interviene in conferenza stampa per presentare l'incontro e fare il punto sulle ultime news Juventus. Calciomercato.it seguirà in tempo reale le parole dell'allenatore.
TURNOVER – “Domani cambierò qualcosa. Anche perché tra la partita di sabato a Genova con la Samp e martedì col Real abbiamo speso molto. Soprattutto perché ho altri giocatori che sono in buone condizioni e quindi in grado di fare una bella partita e cercare di vincere domani. Più o meno hanno tutti giocato, tolti Marrone che è sempre stato infortuanto e De Ceglie. Un po' Pepe e Romulo che hanno avuto problemi. Domani Romulo sarà a disposizione per un eventuale spezzone. Giocherà Storari in porta”.
POGBA – “Se ci sarà a Madrid? Posso dire che ieri si è allenato con la squadra e ha fatto anche un buon allenamento, quindi credo che ci siano le possibilità che domani possa giocare (Allegri, dopo la gara col Real Madrid di martedì, aveva annunciato:”Pogba al ritorno giocherà solo e soltanto se lo farà col Cagliari” ndr). O dall'inizio o a partita in corso. Certamente non sarà nelle condizioni di fare tutta la partita, però è importante per averlo a disposizione a Madrid. Siamo arrivati fin qua senza di lui? E' la dimostrazione che la società ha lavorato bene. C'è un gruppo storico che vince da anni, più innesti giovani che hanno avuto il tempo di adattarsi ad una squadra che gioca sempre per vincere. Per un giovane questo non è facile. Basta vedere Morata che ha avuto alti e bassi, Coman lo stesso anche se l'avete visto poco. Sturaro è un giocatore in crescita, l'avete visto col Real. Anche Pereyra, anche se gioca come un veterano, ma ha 23 anni. La società credo si sia mossa bene l'anno scorso e credo lo farà anche l'anno prossimo”.
PIRLO – “E' stato criticato, però secondo me col Real ha giocato una bella partita. Ha sbagliato qualche pallone all'inizio e quando succede a lui sembra che finisca il mondo. Ma ha finito in crescendo. Parlare di mercato non serve in questo momento. Dobbiamo essere concentrati. Abbiamo quattro partite di campionato nelle quali abbiamo il dovere di fare punti perché siamo la Juve. Poi abbiamo due partite sicure in cui fare bene, tre se passiamo in Champions. Al Real pensiamoci da lunedì”.
TEVEZ – “Credo che domani starà fuori. Il siparietto al momento della sostituzione durante Juventus-Real Madrid? Sono stato avvisato, ma sinceramente non me ne ero neanche accorto. Ha borbottato qualcosa, ma ci siamo salutati senza alcun problema. Fosse successo non ci sarebbe comunque alcun problema. L'importante è che quando sta in campo faccia quello che gli si viene chiesto. Ha fatto un'annata straordinaria e ha le potenzialità per fare un'altra grandissima annata”.
CHAMPIONS LEAGUE – “Luis Enrique si augura di trovare noi in finale? Anche io mi auguro di arrivare in finale. Non è facile perché arrivarci sarebbe una cosa straordinaria. Il Real Madrid ha una grande squadra che fa girare la palla ad una velocità stratosferica. Il Barcellona da due mesi gioca un calcio straordinario e quei tre davanti sembrano indemoniati. Ma un conto è giocarci due partite, un conto giocarcene solo una. La partita dell'altra sera credo abbia fatto passare in secondo piano il campionato che abbiamo vinto a quattro giornate dalla fine e credo sia un traguardo importante. Ma vincere non era così scontato come tanti dicevano. Quando sei nelle quattro se sei bravo ed un pizzico fortunato vai in finale, altrimenti esci con una delle quattro più forti d'Europa. Noi dovremo fare una partita molto migliore sul piano tecnico rispetto all'andata”.
PARAGONI – “Ancelotti è un allenatore straordinario che rispetto a quello che ha vinto forse è stato meno acclamato di tanti altri, però ci vuole rispetto. Non c'è un solo modo per vincere. Un paragone con questi grandi allenatori che hanno vinto fa piacere, per me e per la Juventus”.