Il Profeta su Mancini: “Per me si è trattato di una vittoria rientrare nel suo indice di gradimento”
CALCIOMERCATO INTER MANCINI HERNANES LAZIO / MILANO – La doppietta segnata a Roma contro la “sua” Lazio è stato finora il momento più alto della sua avventura in nerazzurro. Hernanes è stato il grande colpo del calciomercato Inter nel gennaio 2014, ma ha faticato molto prima di prendersi il proscenio: da Mazzarri a Mancini il cambio è stato totale, ma adesso il 'Profeta' ha chiaro in testa il suo obiettivo. “Quando sono arrivato all'Inter ho capito che i nostri avversari diventano più aggressivi, più cattivi, vanno al 200%. Per questi noi dobbiamo essere sempre al top. Ma non mi sono mai pentito della mia scelta. Non ho alcuna intenzione di andarmene fino a quando non avrò una mia foto appesa qui alla Pinetina mentre sollevo un trofeo. – le parole del brasiliano – La svolta è arrivata quando, grazie al mental coach Sandro Corapi, ho capito che bisogna pensare meno e agire più d'istinto. Prima puntavo molto sulla tecnica. Sembrava che fossi un oggetto da portare avanti, un trolley. Ho imparato gli esercizi giusti e nella gara d'andata al 'Meazza' contro il Napoli ho capito che stavo venendo fuori. Quella è stata la più bella capriola della mia carriera, sono volato: è stata una capriola di liberazione”.
LAZIO – “Scherzando potrei dire che pensavo che i tifosi laziali volessero rivederla, ma io come ho già detto avevo preso male la battuta di Lotito col quale mi sono abbastanza chiarito. Mi spiace che i laziali abbiano capito male. Le lacrime a Formello? Era il giorno della partenza, ero molto emozionato. Avevo pianto anche prima, nello spogliatoio. Mi stavo facendo forza, non volevo farlo davanti ai tifosi… Qualcuno in famiglia mi prende anche in giro perché non ho pianto per i miei figli”.
MANCINI – “Lui è stato un gran giocatore, ha visto grandi campioni, lui per primo lo è stato e per questo sul calciomercato cerca i giocatori tecnici. Quando ero infortunato e non in forma forse l'ho deluso, ma mi ha fatto piacere che la sua idea sia rimasta sempre quella di un calcio di qualità. Per me si è trattato di una vittoria rientrare nel suo indice di gradimento”.
EUROPA LEAGUE – “Dobbiamo concentrarci per vincere contro Genoa ed Empoli senza pensare a cosa può succedere e a quello che fanno gli altri. Se tutto va bene ci saremo, l'aritmetica ancora ce lo consente”.