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Calciomercato Milan, Ancelotti-bis: tra sogni, realtà e rifondazione

L’allenatore italiano dopo due stagioni lascerà la panchina del Real Madrid

CALCIOMERCATO MILAN RITORNO ANCELOTTI / MILANO – Adios 'Casa Blanca'. Adios Real. Dopo due stagioni, con il trionfo in Champions di dodici mesi fa e la storica 'Decima' regalata agli aficionados merengues, Carlo Ancelotti saluterà Madrid e il 'Santiago Bernabeu'. Libero da ogni vincolo con il Real Madrid, normale che il nome del tecnico di Reggiolo stuzzichi sul calciomercato la fantasia dei top-team d'Europa: dal Manchester City, che potrebbe dare il benservito a Pellegrini, a Barcellona e Bayern Monaco in caso di una sorprendente rottura rispettivamente con Luis Enrique e Guardiola. Ma non solo. Anche il Milan sogna il ritorno in panchina di Ancelotti che, chiusa la parentesi al Real Madrid, potrebbe rilanciare le ambizioni del 'Diavolo' e rivoluzionare la rosa rossonera nel prossimo calciomercato estivo.

 

ANCELOTTI, ADDIO REAL MADRID: ASSALTO MILAN

Parole d'addio quelle pronunciate da Ancelotti quest'oggi in conferenza stampa alla vigilia del match di Liga contro il Getafe, molto probabilmente l'ultimo alla guida dei madrileni: “Ho sempre avuto un buon rapporto con Florentino Perez, in ogni caso non ho ancora parlato del mio futuro; ci vedremo con la dirigenza tra domenica e lunedì. Non sono triste, sono consapevole di aver fatto tutto il possibile”. Dichiarazioni che allontanano quasi definitivamente 'Carletto' dal Real, rinnovando le speranze dei sostenitori del Milan di rivederlo sulla panchina del 'Diavolo' già dal prossimo luglio per rimpiazzare Filippo Inzaghi, quest'ultimo subito silurato dal progetto milanista dopo una stagione da dimenticare che ha visto la squadra fallire per il secondo anno di seguito l'accesso all'Europa.

L'ambiente rossonero è in fermento, con Galliani e Berlusconi in costante pressing sul tecnico per convincerlo ad accettare un'avventura 'bis' a Milanello e ridare nuovo entusiasmo ad una tifoseria che più volte negli ultimi mesi ha tuonato il proprio malumore puntando deciso il dito contro la società. Intanto, Ancelotti venerdì sera ha cenato con l'amico e intermediario Ernesto Bronzetti, figura decisiva nell'estate 2013 per il passaggio dell'allenatore al Real Madrid e consulente di mercato vicino al Milan specialmente per le trattative riguardanti il panorama iberico. L'ufficialità della separazione dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, quando l'ex trainer di Chelsea e PSG incontererà Florentino Perez per la risoluzione del contratto (in scadenza nel giugno 2016) e in cui si discuterà anche della buonuscita che potrebbe aggirarsi sui 5-6 milioni di euro. Solo dopo il divorzio dal Real partirà l'assalto del Milan per il ritorno di Ancelotti in rossonero.

 

MILAN COMPETITIVO: LA PROMESSA DI BERLUSCONI AD ANCELOTTI

Un'operazione complessa, ma non impossibile. Il Milan ha necessariamente bisogno di un allenatore di esperienza e carisma per riscalare posizioni nel calcio italiano e tornare competitivo sia a livello nazionale che internazionale. Riscontrate le difficoltà per ingaggiare i vari Conte, Emery, Montella e Klopp, Carlo Ancelotti è indubbiamente il profilo che più stuzzica la dirigenza di Via Aldo Rossi e che fa 'sognare' il popolo milanista, desideroso al più presto di ritornare ai fasti di un tempo. Lo stesso tecnico emiliano sarebbe intrigato da una nuova esperienza a Milanello, però le perplessità non mancano; le remore sarebbero legate alla competitività della squadra, alla possibilità di poter realmente lottare per il vertice, con il rischio ovviamente di non ripetere quanto successo a Sacchi e Capello, vincenti come lui nel primo ciclo al Milan ma poi naufragati nella loro seconda parentesi al 'Diavolo' e fischiati dalla 'San Siro' rossonera.

Berlusconi, in questo senso, nelle scorse ore avrebbe però rassicurato telefonicamente Ancelotti, garantendogli l'allestimento di una rosa all'altezza e offrendogli un contratto triennale importante, da 5 milioni di euro a salire. Il presidente si augura in tempi brevi l'entrata nel club del nuovo investitore (Mr. Bee o la cordata cinese?), così da poter destinare un sostanzioso budget per il calciomercato Milan ad Ancelotti, a cui sarebbero concessi anche degli ampi poteri manageriali. Il rilancio rossonero passerebbe necessariamente dal ritorno all'Albero di Natale', modulo tanto caro al tecnico, che vista la rosa attuale chiederebbe a Galliani un leader difensivo da affiancare a Mexes (il sogno, nemmeno tanto velato, sarebbe il ritorno di Thiago Silva), un centrocampista di spessore (Khedira, libero a parametro zero dal prossimo luglio, rappresenterebbe una ghiotta opportunità) e un bomber di razza nel reparto offensivo (Immobile non stuzzica la tifoseria, che invece si scalderebbe eccome con un top-player ad esempio alla Falcao). Don Carlo punterebbe poi a rilanciare due patrimoni del club – e anche della Nazionale azzurra – come De Sciglio ed El Shaarawy, affidandosi ad una certezza come Diego Lopez tra i pali e accettando la 'sfida' Menez, con l'obiettivo di disciplinare tatticamente il francese e farlo rendere così al meglio. E, se Montolivo non dovesse dare le giuste garanzie fisiche, Ancelotti potrebbe dare un'accelerata all'offensiva per Baselli e Bertolacci. Il Milan chiama, il popolo rossonero lo invoca: sarà 'Carletto' a tirare fuori dagli inferi il 'Diavolo'?

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