L’ex 007 federale: “Alla fine l’unico a pagare sono stato io”
CALCIOSCOMMESSE ERODIANI PAOLONI CREMONESE CATANZARO / CATANZARO – Nell’ambito della nuova inchiesta sul calcioscommesse, emerge dalle colonne de ‘La Repubblica’ un’importante testimonianza: Panfilo Albertini, ex agente della Guardia di Finanza e poi 007 del calcio italiano, fu il primo a raccontare dello scandalo del 2011 e comunicò il tutto alla Figc che però insabbiò la questione: “Mi contattò Erodiani – dichiara Albertini – e quando lo incontrai mi parlò del portiere della Cremonese Paoloni. Dopo il primo colloquio si presentò con il suo avvocato e mi portò dei dati reali sul coinvolgimento dell’estremo difensore nelle combine. Così dopo aver effettuato degli accertamenti cercai di mettermi in contatto con Piccolomini dell’ufficio indagine della Federcalcio e, dopo alcuni vani tentativi, gli scrissi una mail riportando la vicenda di Paoloni e il racconto di Erodiani. Gli riportai anche gli illeciti che mi aveva descritto e che io avevo poi verificato tramite tabellini, marcatori e formazioni. Dopo la mia lettera fui chiamato da Palazzi che delegò due vice procuratori che , a causa di impegni personali, non riuscirono ad ascoltare Erodiani. Intervenne la Procura di Cremona che eseguì gli arresti (senza che la Figc ne fosse a conoscenza) e più avanti ricevetti una telefonata da Piccolomini che ci teneva a scusarsi per non essere intervenuti tempestivamente, facendosi anticipare dal pm”.
Il fatto ancora più incredibile fu che Albertini non fu premiato, ma finì sotto procedimento disciplinare: “Palazzi mi ha contestato il fatto di essermi autoattribuito e di aver portato avanti un’investigazione che solo al vertice dell’ufficio competeva assegnare. Nonostante pensassi di aver svolto il mio dovere, ho accettato la pena di un anno della commissione di garanzia pensando poi di poter rientrare. Invece sono stato fatto fuori, mi hanno destituito. La cosa che mi fa più rabbia è che io ora sono a casa mentre tutti i giocatori sui quali indagavamo che vendevano le partite sono ancora lì: Gillet, Masiello…Io sono stato l’unico a essere allontanato definitivamente”. Adesso un altro scandalo ha colpito il calcio italiano, quello di Catanzaro: “Questo si verifica perché le condanne precedenti sono state troppo blande. Questo vale ancor di più nelle categorie inferiori. La cosa che mi lascia un po’ sorpreso è che tutti questi scandali vengono scoperti quando si muove la procura penale e non quella federale. Servirebbe personale più qualificato e poi basterebbe più attenzione nel controllare; non è difficile capire che ci sono dirigenti ambigui e risultati strani, ma la procura preferisce non fare nulla”.
A.D.S.