L’allenatore rossonero si trincera dietro a un “no comment” sulle parole di Berlusconi
ATALANTA MILAN INZAGHI ANCELOTTI BERLUSCONI 30 ANNI / MILANELLO –Â Conferenza stampa infuocata di Filippo Inzaghi alla vigilia di Atalanta-Milan. L'allenatore rossonero risponde per le rime a tutte le domande su Ancelotti, argomento regnante tra le ultime news di mercato Milan. Calciomercato.it ha seguito in diretta per voi le sue dichiarazioni.
“Quando vinci contro Roma e Torino passa sotto silenzio perché le priorità sono altre”, ha esordito il tecnico. “La squadra ha dimostrato di avere buone basi da cui ripartire, abbiamo ancora una partita e mi auguro sia giocata come le ultime”.
ANCELOTTI – “Ho vissuto con tranquillità questa settimana. Con Ancelotti ho un ottimo rapporto. Sono molto grato alla società per la possibilità che ho avuto, ho un contratto col Milan, cerco di finire bene e di preparare al meglio la prossima stagione. Finché non mi sarà detto niente di diverso andrò avanti, dopo dieci mesi mi sembra di aver capito molto di più sotto tanti punti di vista. Sono convinto che questa squadra possa migliorare molto”.
“BERLUSCONI? NO COMMENT” – “Non commento più le parole del Presidente, ora penso alla partita di domani. Questa settimana per me è stata normale. Il Real Madrid ha sentito altri allenatori e ha mandato via Ancelotti che ha vinto la Champions un anno fa. Il bello di questo lavoro è avere tanti risvolti positivi e alcuni negativi. E' normale che la società possa pensare di dover cambiare allenatore dopo una stagione negativa, se così sarà sarò comunque grato al club. Io ho due anni di contratto e io darò tutto me stesso per fare una stagione da Milan. Cosa vorrò fare? Non ho bisogno di raccontarlo a voi. Dopo un anno ho molta più coscienza del vero valore della rosa. Tutte queste questioni le farò presenti ma ho un contatto quotidiani con Galliani e sa benissimo come la penso, non ho bisogno di dirgli le mie idee o cosa posso pensare per migliorare il Milan. Siamo tutti consci che vada migliorato, lo vediamo tutti i giorni, quindi siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Ci vorrà tanto lavoro ma non così tanto per tornare ai nostri livelli: questa squadra ha dimostrato in diverse partite che quando c'è un gruppo vero si possono battere formazioni superiori come Roma o Lazio. Penso che da questo si debba ripartire”.
“ALLENO TRENT'ANNI” – “Io farò l'allenatore. Questo anno mi ha fatto crescere tantissimo, se avevo un dubbio all'inizio ora posso dire che farò questo mestiere per trent'anni a grandissimi livelli. Sono conscio delle mie idee, della mia forza, della mia cultura del lavoro. Quando uno dà tutto se stesso entra nel cuore della gente, come successo a me. Ancelotti è un caro amico e uno dei più grandi allenatori del mondo quindi non c'è nessun problema”.
CONTATTI CON ALTRI CLUB – “Nessun contatto con altre squadre, sono sotto contratto col Milan. Vado avanti per la mia strada, non voglio pensarci in questo momento. Mi auguro di restare, questo ambiente per me è favoloso e ci sono da 15 anni. Il Milan per me rimarrà sempre il Milan”.
ATALANTA – “Partita accademica? Parliamo di aria fritta coi se e coi ma”.
CONTRO-DOMANDE – Varie 'contro-domande' di Inzaghi ai giornalisti che tentano di stuzzicarlo sul futuro: “Se preferirei essere sostituito da Ancelotti o da un altro? E questa sarebbe una bella domanda?
Restare con un incarico diverso? E' impensabile. Io faccio l'allenatore.
Se ho ancora speranza o sono rassegnato? Perché dovrei essere rassegnato? Ho un contratto.
Se credo di poter restare al Milan? Ancora? Sì. Sennò mi sarebbe stato detto”.
Â