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Calciomercato Milan, Berlusconi sicuro: “Ancelotti dirà di sì”. E su Ibrahimovic…

Il patron rossonero esclude poi una cessione del club

CALCIOMERCATO MILAN BERLUSCONI ANCELOTTI IBRAHIMOVIC / MILANO – Non lascia, anzi si può dire che raddoppia: Silvio Berlusconi guarda con ottimismo al futuro del Milan e soprattutto alla trattativa per riportare in rossonero Carlo Ancelotti. Intervistato da 'Mediaset Premium', il patron si è soffermato sul calciomercato Milan: “Spero che ci siano tantissime possibilità che Ancelotti diventi il prossimo allenatore del Milan. Non soltanto perché io e Galliani vogliamo bene a Carletto, ma anche perché, andando in giro per la campagna elettorale, tutti i milanisti che mi hanno incontrato mi hanno raccomandato di far tornare Ancelotti. L'ho sentito e l'ho trovato tonico, con la solita voglia di vincere perché lui è un vincente”.

Berlusconi spiega la trattativa con Ancelotti: “Adesso dovrà subire un piccolo intervento e poi prenderà la sua decisione, che è anche legata alla famiglia: spero che sia positiva per il Milan, perché lui vuole molto bene al Milan. Conte, Mihajlovic o Emery possibili alternative? Non voglio pensarci, lo farò solo se Ancelotti non ci sarà. Ma siccome ci sarà, questi discorsi non li faremo nemmeno”.

Il patron rosso parla anche di calciomercato: “I tifosi dicono che devo sganciare i milioni. E io li ho sempre sganciati. Mi sembra di ricordare 62 tre anni fa, 72 due anni fa e 102 l’anno scorso. Ma non bastano perché oggi nel calcio sono entrati i petrodollari. Il Psg riceve, ad esempio, 250 milioni all'anno dal Qatar e quindi tutti i top player sono diventati carissimi. Sembra di giocare al Monopoli e non di essere dentro la realtà del calcio. Sto cercando qualcuno che mi aiuti in questo sforzo finanziario che porti il Milan a tornare grande”.

Proprio in tema di società, Berlusconi si sofferma su mister Bee: “Un miliardo per l'intero pacchetto? Non ne so nulla e non ho avuto modo di verificare. Ma noi non vogliamo vendere il Milan, stiamo solo cercando un socio che ci aiuti a farlo tornare non grande, ma grandissimo”.

Il discorso del presidente rossonero tocca anche altri temi: “Mi affascinerebbe un ritorno di Ibrahimovic, anche se è un soggetto molto difficile da dominare e ci vuole pazienza per stargli dietro. Però in campo è una magnificenza. Il gioco della squadra? Io e Galliani pensavamo di avere un Milan da Champions League. Avevamo addirittura due squadre titolari, ritenevamo di poter fare uno splendido campionato. Poi, è successo che il Milan non è stato in grado di esprimere un gioco, è successo che abbiamo avuto troppi infortuni, forse è subentrata una demoralizzazione. Il calcio è fatto di cicli: abbiamo pranzato a caviale e champagne per quasi trent’anni e per una volta possiamo accontentarci di una mozzarella. Pronti per tornare al caviale”.

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