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IL PUNTO DI CM.IT – Sarri, Mihajlovic e i ‘diesel’: la nuova geografia delle panchine di A

Tante squadre hanno deciso di cambiare guida tecnica in vista della prossima stagione

IL PUNTO DI CM.IT CALCIOMERCATO PANCHINE SERIE A / ROMA – Panchine bollenti, panchine rotanti, panchine roboanti. E' raro vedere un simile fermento tra le guide di tanti club di Serie A. Prima l'Inter, a campionato in corsa, ora il Napoli, il Milan, la Sampdoria e forse anche la Fiorentina. E occhio sempre alla Roma, che incassa le accuse di dabbenaggine su Luis Enrique e intanto cerca di ricomporre il mini-empasse fra la dirigenza e Rudi Garcia. Sviluppi improbabili ma non impossibili. A proposito, sarà la flemma di chi ha vinto ma complimenti a 'Lucho' per la signorilità con cui ha salutato i giallorossi. Intanto, finite alcune storie importanti, vediamo come sta prendendo forma il puzzle dei nuovi rapporti. 

SAMP E NAPOLI CON IL CUORE – Il finale di stagione choc ha reso Napoli una polveriera, con tanti mugugni contro il presidente De Laurentiis. Lui ha accusato il colpo e si è subito lanciato 'di pancia' su Unay Emery, scelta più di rabbia che di programmazione. Alla fine ha optato per Sarri, grande professionista e soprattutto tifoso azzurro. I sostenitori azzurri, con la più classica delle delusioni preventive, parlanogià di ridimensionamento, di bluff. Impossibile dirlo adesso, ciò che è certo è che optare per Sarri è una scelta di cuore, di casa, dopo i sogni infranti con la 'top model' Benitez. Stessa storia per la Sampdoria, che saluta Mihajlovic dopo un anno entusiasmante ma ad orologeria e fa un altro tuffo nel passato. Walter Zenga è fermo da un po' ma Genova la conosce molto bene. Tutto da scoprire il binomio con Ferrero: siamo davvero curiosi. 

MIHA E MONTELLA 'SENZA CUORE' – A proposito di Mihajlovic, ha fatto clamore la sua scelta in controtendenza con le dichiarazioni di qualche anno fa. Mai al Milan, diceva Sinisa, e invece eccolo pronto ad allenare i rossoneri. Del resto sarebbe anche sbagliato aspettarsi altro: il serbo è arrivato alla punta della rampa di lancio e ora ogni propulsore è lecito. Il 'caso' Allegri dello scorso anno dimostra come nel calcio ci si scordi in fretta di simpatie e antipatie. Alla fine conta solo vincere, come diceva proprio ieri un altro big della panchina, Mourinho. E parlando di vittorie è proprio la voglia di successi che ha creato lo stallo alla messicana fra Montella e la Fiorentina. Una situazione paradossale in cui entrambi vogliono sparare ma nessuno preme il grilletto per primo. Finirà presto, vedrete: una frattura così è ben difficile da sanare. 

'COLA' E GLI ALTRI NUOVI – Anche più in basso in classifica stanno per iniziare nuove avventure. Colantuono all'Udinese può essere una bella storia, grande scommessa invece quella dell'Empoli con Giampaolo. L'ex enfant prodige della panchina si è bruciato molto negli scorsi anni dopo una partenza sprint, ora si sta ricostruendo una carriera più 'normale' e i blu toscani sono un banco di prova decisivo per capire a che punto è il processo. Curiosità anche per chi viene dai cadetti: Castori è un altro diesel 'alla Sarri', tante avventure nelle serie minori e poi la chance della vita, a 60 anni passati. L'esatto opposto di Roberto Stellone, classe '77, in panca da soli tre anni senza mai sbagliare un colpo. Con i suoi 38 anni sarà il più giovane della compagnia, un nome poco pubblicizzato ma che promette davvero bene. In bocca al lupo. 

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