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Calciomercato Lazio, Milinkovic-Savic e i suoi fratelli: tutte le scommesse di Tare

Scopriamo i talenti scovati negli anni dal direttore sportivo biancoceleste

CALCIOMERCATO LAZIO MILINKOVIC-SAVIC TARE LULIC/ ROMA – Il primo nome sulla lista della spesa di Igli Tare è quello di Sergej Milinkovic-Savic, centrocampista centrale del Genk e della Nazionale Serba Under 20 laureatasi da poco campione del mondo. Un 'bestione' di 1,92 cm che in patria paragonano a Matic del Chelsea e che è già finito nel mirino di grandi club come Arsenal e Manchester United. Il direttore sportivo biancoceleste punta su di lui, e stando a quanto riferito ad una tv albanese, sarebbe molto vicino a portarlo a Roma. Se Milinkovic-Savic arrivasse nella capitale, sarebbe l'ennesima scommessa di un dirigente come Tare che pur essendo poco 'mediatico' rispetto ad altri suo colleghi, ha dimostrato negli anni di avere fiuto per i talenti e di riuscire a fare di necessità virtù, soprattutto alla luce del budget messo a disposizione da Claudio Lotito per il calciomercato Lazio. Da quando ha sostituito Sabatini nel ruolo di Ds della Lazio, Tare ha sicuramente sbagliato diversi acquisti (Novaretti, Pereirinha, Alfaro giusto per citarne alcuni) ma al tempo stesso, è riuscito a vestire di biancocelesti giocatori poco noti o in cerca di rilancio che poi si sono rivelati fondamentali.

SCOMMESSE BRASILIANE – In principio fu André Dias, difensore alla soglia dei trent'anni che non aveva mai lasciato il Brasile: Tare lo prese al San Paolo nel gennaio del 2010 per 2,5 milioni di euro e nonostante un inizio in sordina, divenne il titolare della difesa per oltre quattro stagioni. Hernanes non fu lui a scoprirlo, e non fu nemmeno un acquisto 'low cost' (quasi 13 milioni di euro per strapparlo al San Paolo) ma in tre anni e mezzo, il 'Profeta' superò di gran lunga le aspettative, segnò con la media di un attaccante e fruttò alla Lazio una bella plusvalenza quando venne venduto all'Inter per 20 milioni di euro.

RILANCI – Capolavoro quello fatto con Miroslav Klose, bomber senza tempo arrivato a costo zero dal Bayern Monaco quando in molti, a torto, lo credevano finito. Altro colpaccio fu quello di Candreva, bloccato nel gennaio del 2012 quando si stava recando in trasfera a Napoli con il Cesena: accolto come un romanista per via di una sua vecchia intervista nella quale rivelava di aver avuto simpatie giallorosse da ragazzino, Candreva trasformò in fischi in applausi ed è attualmente il giocatore con il più alto rendimento nella Lazio degli ultimi tre anni. Lo stesso Lulic, eroe della Coppa Italia del 26 maggio 2013 vinta nella finale-derby contro la Roma, arrivò da semi-sconosciuto nella Capitale: Tare lo prese dallo Young Boys per poco più di 4 milioni di euro. Nessuno, nell'estate del 2011, pensava potesse scrivere per sempre la storia del club capitolino.

LA STELLA DI FELIPE – Ultimo, in ordine di tempo, Felipe Anderson: Tare restò in Brasile a trattare con il Santos (e la Doyen) nonostante gli ostacoli alla trattativa di calciomercato sembrassero insormontabili. Alla fine la spuntò e portò a Roma un giovane di belle prospettive ma dal futuro incerto. La storia gli ha dato ragione: se la Lazio è tornata ai preliminari di Champions League dopo otto anni, gran parte del merito è dei suoi gol e delle sue giocate, e del direttore sportivo che non ha mollato. Tare e le sue scommesse: quando vanno in porto, fa la gioia dei tifosi, degli allenatori e di Lotito.

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