MILAN MIHAJLOVIC ESONERI BERLUSCONI / MILANO – Sinisa Mihajlovic si gioca la panchina del Milan: contro il Carpi i rossoneri devono assolutamente vincere per evitare che la posizione del tecnico serbo precipiti ulteriormente. Un eventuale esonero dell'ex allenatore sarebbe il sesto dell'era Berlusconi: ma quali sono stati i risultati delle precedenti esperienze. Non tutte positive, almeno risultati alla mano: nel 1985/86 un giovane Fabio Capello venne promosso per prendere il posto di Niels Liedhom. Esperienza di appena sette partite (3 vittorie, 2 pareggi e altrettante sconfitte) e piazzamento Uefa conquistato nello spareggio contro la Sampdoria.
Passa qualche anno e qualche trofeo: stagione 96/97, Berlusconi si affida a Tabarez ma le cose vanno male. Subentra l'ex Sacchi ma la squadra non decolla: undicesimo posto in classifica. Nel 1998/99 tocca a Zaccheroni essere esonerato dal Milan dopo aver vinto uno scudetto l'anno prima: al suo posto arriva Cesare Maldini che non va oltre il sesto posto. Arriviamo al 2001-2002 quando Fatih Terim durò appena 10 giornate sulla panchina rossonera: al suo posto ecco Ancelotti che scriverà pagine importante nella storia del club. Ultimo esonero è quello di Allegri per far posto a Seedorf: fallimento totale con il Milan che resta fuori dall'Europa. Visti i risultati, esonerare Mihajlovic è davvero la mossa giusta?
B.D.S.
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