Calciomercato, dopo Martinez anche Teixeira: i cinesi fanno sul serio

Dopo gli ‘spiccioli’ per Gervinho e Guarin, i soldoni per Ramires, Martinez e Texeira

CALCIOMERCATO CINA ACQUISTI MILIONARI / NAPOLI – No, la Cina non è vicina, ma mai come in questo periodo sentiamo forte il suo fiato sul collo. Da qualche anno a questa parte, di tanto in tanto arrivano ondate 'esotiche' che sparigliano un po' le carte del nostro calcio. Prima la Russia, poi il mondo arabo, poi la Cina stessa, gli Stati Uniti e per finire l'India. In molti casi il filo conduttore era lo stesso: tanti nomi altisonanti ma spesso a fine carriera, quindi non 'dolorosi'. Stavolta invece è diverso: basta guardare i campioni che hanno acquistato per rendersene conto. 

DA CHINAGLIA A MATERAZZI, SOLO PER GIOCO – Fino a questo momento nella maggior parte dei casi si è trattato di parentesi estemporanee, anche per la stessa Cina. Calciatori non di primissimo piano, spesso sul viale del tramonto, nomi presi più che altro per far rumore in patria. Come Chinaglia negli USA tanti anni fa, o come Cannavaro negli Emirati e Materazzi in India. In Cina i Lippi, i Diamanti e i Gilardino, non certo i Jackson Martinez e gli Alex Texeira. Gli Emirati Arabi hanno attratto Cannavaro e altri, ma erano sempre giocatori che al calcio-che-conta non avevano più molto da dare. La tendenza adesso invece è un'altra. Arrivano i top, quelli che fanno ancora la differenza anche in Europa. E allora è tutto un altro discorso. 

L'ONDATA CINESE COME L'ARMATA RUSSA – Qualche anno fa furono i magnati russi a fare sensazione, dapprima acquistando importanti club europei, poi portandosi direttamente a casa alcuni emergenti del calcio più 'famoso'. Tanti brasiliani soprattutto, ma anche gli italiani non furono insensibili al fascino dei rubli. Criscito e Bocchetti gli apripista, Samuel Eto'o all'Anzhi il vero boom. La cosa ha pagato, almeno in termini di immagine. Risultati pochini, solo tre Europa League (CSKA, Zenit e gli ucraini dello Shakhtar), ma un gran riscontro a livello mediatico. Ormai squadre come lo Zenit sono considerate di primo piano in tutta Europa. Poi gli USA, partiti con un Beckham 32enne e arrivati fino a Giovinco. Un'altra frontiera in grande espansione del calcio mondiale. I cinesi però hanno fatto le cose davvero in grande. Gervinho e Guarin in Italia, poi i pezzi pesanti, che fanno sembrare spiccioli i 30 milioni investiti per i 'nostri'. Trenta milioni di euro per Ramires42 per Jackson Martinez, 50 per Alex Teixeira. I russi almeno avevano la 'scusa' di competere fra i mostri sacri europei, gli asiatici invece no. Cos'hanno in mente? La sensazione è che lo scopriremo presto. 

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