Il tecnico livornese ‘sorpassa’ Conte. Spunta anche Klopp per la panchina della Juve
CALCIOMERCATO JUVENTUS OFFERTA CHELSEA AD ALLEGRI / TORINO – Massimiliano Allegri è attualmente in vantaggio su Antonio Conte nella corsa alla panchina del Chelsea in vista della stagione 2016/2017. Lo scrive, oggi in edicola, 'La Gazzetta Sportiva', secondo cui la dirigenza dei 'Blues' è pronta a garantire all'allenatore livornese, protagonista annunciato del calciomercato Juventus estivo, un ingaggio triennale attorno ai 6 milioni di euro a salire fino a 7 (più o meno la stessa cifra stanziata per il commissario tecnico dell'Italia).
L'altro candidato 'eccellente' sul calciomercato internazionale, Diego Simeone, sarebbe poco attratto dalla prospettiva inglese e lo avrebbe già comunicato ai dirigenti del Chelsea. Restano in piedi le altre ipotesi Drogba, Sampaoli e Pardew.
Nella conferenza stampa pre Frosinone-Juventus, Allegri ha parlato del suo futuro: “Ho un contratto fino al 2017, sto bene, stiamo lavorando tutti insieme per dare un grande futuro a questa squadra. Abbiamo tanti impegni e tre obiettivi importanti da raggiungere. Non ha senso parlarne adesso, si parla di niente”.
La Juventus, però, non vuole farsi trovare impreparata in caso di addio di Allegri: i nomi 'caldi' per l'eventuale successione sono quelli di Antonio Conte, Klopp (ipotesi affascinante ma improbabile), Paulo Sousa e Di Francesco.
Nei giorni scorsi, Beppe Marotta ha parlato così del futuro di Massimiliano Allegri: “Allegri ha tutte le credenziali per allenare la Juventus ancora per tanti anni. Ritengo non sia giusto avere un allenatore in scadenza. E' normale che al momento opportuno discuteremo della situazione. La Juventus non intende ripartire con un allenatore in scadenza, che si chiami Allegri o meno. Al momento però non è una preoccupazione. Quello contrattuale è soltanto un aspetto formale, che non presenta problemi. I risultati dicono che anche senza un giocatore tra le linee la Juventus abbia vinto e ottenuto risultati. Gli allenatori come Allegri sono però in grado di valorizzare i giocatori che la società gli mette a disposizione. Ciò che conta però è la squadra, dove il giocatore è parte del gruppo”.