Juventus-Napoli, Sarri: “Insigne? Deve stare zitto!”. Poi in conferenza…

Il tecnico degli azzurri: “Bene per novanta minuti, due errori ci sono costati cari”

JUVENTUS NAPOLI SARRI HIGUAIN SERIE A/ TORINO – Il tecnico del Napoli Maurizio Sarri ha commentato così la sconfitta rimediata dagli azzurri in casa della Juventus: “Abbiamo giocato abbastanza bene – ha dichiarato l'alleantore ai microfoni di 'Premium Sport' – ma due errori ci sono costati cari, mi dispiace. Higuain? Mi ha fatto male perché è andato via da Napoli, ma resterà sempre una persona che mi ha fatto del bene”.

RAMMARICO – “Forse abbiamo avuto noi più palle gol della Juventus, ci rimane il rammarico ma anche la prestazione – ha poi spiegato a 'Sky Sport' – la squadra mi è piaciuta, ha giocato a calcio con convinzione su un campo difficile. 

INSIGNE – “Insigne mi ha chiesto il perché della sostituzione, io avevo la sensazione che avesse i crampi, quindi deve stare zitto e non rispondere più, se c'è qualcosa da darci lo faremo domani, deve stare zitto”.

HIGUAIN – “Cosa dirò ad Higuain quando lo incontrerò? Penso parleremo di tutt'altro, far cadere una palla in area sui piedi di Gonzalo è morte quasi certa. Se porterà a vincere la Juventus anche in Europa? Se ci riesce sono contento, un po' meno per la Juventus”.

NIENTE SCONTRO DIRETTO – Intervenuto poi in conferenza stampa, Sarri ha risposto così ad un giornalista che sosteneva che il ko di questa sera sia arrivato in uno scontro diretto: “Se lo consideri scontro diretto… senza centravanti titolare, prendendo tanti giovani. Il nostro è stato un mercato di prospettiva, nell'immediato non siamo competitivi a massimo livello. Il tempo farà il suo corso, tra un paio di anni i nostri saliranno a dismisura ed i loro forse potranno cedere per età. La società ha fatto la scelte giusta, ma senza il nove più forte del mondo e comprando 20enne non si può pensare di essere l'anti-Juve quando già l'anno scorso siamo finiti con un distacco, anche se c'è da dire che i giovani crescono, stiamo vedendo Zielinski e Diawara, raccogliamo i frutti, ma un 19enne non può subito diventare Marchisio in così poco tempo”.

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