Serie A, da Insigne a Eder: il weekend delle sostituzioni roventi

Il napoletano, l’interista e pure Carlos Bacca non hanno preso bene i cambi decisi dai rispettivi allenatori

SERIE A INSIGNE EDER SOSTITUZIONI ROVENTI / ROMA – Dover lasciare il campo prima del fischio finale, ovviamente, non piace a nessun calciatore, specie se in partite importanti. Ma da professionisti, al momento del cambio abbassano la testa e tornano a sedersi in panchina accettando la decisione dell'allenatore. Quasi sempre. Perché accade non di rado, infatti, che il giocatore non prenda benissimo la sostituzione ed in questo weekend sono stati diversi gli episodi da sottolineare.

Già sabato sera, in occasione del big match tra Juventus e Napoli, era scoppiato il caso Insigne. Poco dopo il pari di Callejon, il tecnico azzurro Sarri richiama l'attaccante napoletano ed inserisce Giaccherini. Insigne la prende malamente e polemizza con l'allenatore che poi, nel post-partita, lo attacco: “Insigne deve stare zitto, non deve parlare quando lo sostituisco”. Ieri, prima dell'allenamento, 'Lorenzinho' si è fatto avanti chiedendo scusa per il suo comportamento e riportando il sereno. 

In casa Milan, invece, ha rovinare il ritorno al successo dopo il ko col Genoa è stato Carlos Bacca. A sei minuti dalla fine di Milan-Pescara, Montella lancia Luiz Adriano al posto del colombiano che, ricevuto il cinque dal mister, fa ampiamente capire di non essere d'accordo ed allora il tecnico, con le braccia larghe e sconsolate, sembra dirgli: “Ne hai sempre una”.

Ma, almeno, i rossoneri hanno vinto. Nella Milano nerazzurra, infatti, oltre alla sconfitta con la Sampdoria si registra l'ennesimo 'mal di pancia' interno allo spogliatorio. Questa volta tocca ad Eder, che dopo una buona prestazione contro la sua ex squadra viene sostituito e quando de Boer gli allunga la mano per il solito cinque, l'italo-brasiliano tira dritto imprecando a più riprese. Un'altra nota stonata in un periodo davvero più nero che azzurro.

L.P.

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