Sono molti i giocatori che nella loro carriera hanno indossato le maglie di Juve e Roma. Ecco la carrellata
JUVENTUS ROMA PJANIC BONIEK EX / Juventus-Roma non è soltanto il big match con vista scudetto in cui Pjanic figura come grande ex nella lista dei convocati della Juventus, bensì una sfilza di ricordi rivolti a numerosi cambi maglia che si sono verificati nel corso della storia dei due club. Alcuni hanno scaturito polemiche e anche qualche lacrima, altri sono finiti quasi nel dimenticatoio. Calciomercato.it vi propone l'intera carrellata in attesa che la parola passi al campo per la sfida più attesa tra le news Serie A della 17a giornata.
PJANIC – Il centrocampista bosniaco è soltanto l'ultimo in ordine cronologico ad aver cambiato maglia, ma rappresenta anche uno dei trasferimenti più clamorosi, considerato l’alto tasso tecnico del giocatore. La Juventus nell’estate del 2016 paga la clausola rescissoria di 32 milioni di euro per strapparlo alla Roma, fra le lacrime e le proteste dei tifosi giallorossi.
BENATIA – Il difensore marocchino, con un recente passato da leader della difesa della Roma di Garcia, nell'attuale stagione ha rimpolpato la colonia di ex romanisti alla Juventus insieme a Pjanic, partendo tuttavia dietro alla titolarissima BBC. Arrivato in prestito con diritto di riscatto dal Bayern Monaco, il marocchino sta faticando a giocare con regolarità complice i tanti guai muscolari.
VUCINIC – Anche l'acquisto della punta montenegrina non ha lasciato indifferenti i supporters della squadra capitolina. Ufficializzato il primo agosto 2011 dalla Juventus, Mirko Vucinic è stato un’attaccante importante per la Roma, in grado di mettere a segno reti decisive come la doppietta nel derby del 18 aprile 2010 e il gol dell’1-2 in Champions che condanna il Real Madrid all’eliminazione il 5 marzo del 2008. Con la Juventus raggiunge quota 100 gol nei campionati professionistici italiani, e proprio alla Roma siglerà un calcio di rigore nel 3-0 del 5 gennaio 2014 maturato allo Stadium.
BORRIELLO – Preso in prestito e riscattato dal Milan, Borriello è stato il centravanti della Roma dal 31 agosto 2010 al 3 gennaio 2012, giorno in cui venne ufficializzato dalla Juventus con la formula del prestito con diritto di riscatto, tuttavia non esercitato al termine della stagione dalla società bianconera. Borriello alla Juventus fa comunque in tempo a vincere il primo dei cinque scudetti consecutivi dell’era Conte-Allegri, siglando peraltro un gol molto importante a Cesena, valso per la Juventus la vittoria di misura. Ritornato alla Roma, sigla il gol-vittoria che vale la decima vittoria consecutiva all’avvio del campionato 2013-2014 (Roma-Chievo 1-0), per poi finire in prestito al West Ham ed essere acquistato, a titolo definitivo, dal Genoa l’anno successivo.
AQUILANI – Cresciuto nelle giovanili della Roma, la sua carriera sembrava dovesse seguire la strada tracciata da capitan Totti prima e da De Rossi dopo. E invece, dopo l’affermazione in giallorosso e la vittoria di due Coppe Italia ed una Supercoppa italiana, il centrocampista classe 1984 si trasferisce in Premier, tra le fila del Liverpool, dove tuttavia rimane soltanto una stagione prima di accasarsi proprio alla Juventus. I bianconeri però, nonostante le 34 presenze fra campionato e Coppa Italia condite da due gol, decidono di non esercitare il riscatto.
EMERSON – Anche quello del ‘Puma’ è da considerarsi fra i trasferimenti diretti dalla Roma alla Juventus più clamorosi. Il centrocampista brasiliano, infatti, in giallorosso ha giocato dal 2000 al 2004 vincendo uno scudetto e una Supercoppa italiana, divenendo così uno degli idoli della Curva Sud. Emerson però decide di seguire Fabio Capello a Torino, accasandosi alla Juventus nell’estate del 2004 fra non poche polemiche divampate nella capitale, e formando con Vieira una vera e propria diga a centrocampo l’anno successivo.
PERROTTA – La Juventus crede in lui e lo acquista dal Bari nel 1998, anche se in bianconero colleziona soltanto 15 presenze e un gol in una stagione. Il calabrese Perrotta troverà decisamente più fortuna nella sua esperienza alla Roma che comincia nel 2004, dove con Luciano Spalletti diventa una soluzione importante anche sotto porta grazie ai frequenti inserimenti senza palla. Lippi lo convoca per la spedizione del 2006 in Germania, dove diventerà campione del mondo.
ZEBINA – Il 2004 è stato un crocevia importante in termini di trasferimenti fra Juventus e Roma, o comunque di giocatori che in passato hanno indossato l’una o l’altra casacca come nel caso di Perrotta. Arriva dunque il turno di Jonathan Zebina, terzino francese che, dopo aver messo a segno il suo primo gol con la casacca giallorossa alla sua ultima stagione nella capitale proprio contro la Juventus, sbarca a Torino seguendo il tecnico Capello ed Emerson. La Juventus lo acquista a parametro zero, essendo terminato il suo contratto con la Roma.
OSVALDO – Dopo alcune stagioni alla Roma la partenza per l'Inghilterra ed il Southampton, ma l'avventura per Osvaldo si mette male e la Juventus gli offre l'occasione di tornare in Serie A. Lo score con i bianconeri non è esaltante e le chance di dimostrare il proprio valore sono poche, ma contro i giallorossi mette in rete la palla decisiva all'Olimpico davanti ai suoi ex tifosi al 94esimo.
BRIGHI – Il suo esordio con la Juventus nella partita vinta contro il Napoli a 19 anni prometteva bene. In realtà quella di Matteo Brighi in bianconero è stata un’esperienza brevissima, durata appena 12 partite. Dopo qualche prestito, la Juventus cede a titolo definitivo il suo cartellino alla Roma nell’ambito dell’operazione legata al passaggio di Emerson a Torino. I giallorossi lo girano a Verona, sponda Chievo, prima farlo rientrare nel 2007 stabilmente a Trigoria.
VIERCHOWOD – Una stagione alla Roma, nel 1982-1983, ed una alla Juventus, nel 1995-1996. Coi giallorossi, in prestito dalla Sampdoria, giocò e vinse da titolare il suo primo scudetto prima di tornare a Genova. Coi bianconeri invece vinse la Champions League del 1996, titolare a 37 anni nella finale di Roma contro l’Ajax, oltre ad una Supercoppa italiana edizione 1995.
PERUZZI – Qualche presenza in campo nonostante il ruolo di vice-Tancredi per lui, poi la squalifica per doping nel 1990-1991, anno in cui Angelo Peruzzi si apprestava a difendere la porta giallorossa da titolare. L’anno successivo, scontata la squalifica, passa alla Juventus, dove di fatto vincerà tutto e verrà ricordato come uno dei più forti portieri della storia bianconera. Campionato, Champions League, Coppa Italia, Supercoppa italiana ed europea, Coppa Intercontinentale e Uefa.
HÄSSLER – Il centrocampista tedesco, fresco campione del mondo ad Italia ‘90, gioca una stagione alla Juventus (1990-1991) e viene acquistato dalla Roma l’anno successivo, facendo registrare una plusvalenza di un miliardo delle vecchie lire alle casse bianconere. In giallorosso rimane tre anni, ed un ragazzino di nome Totti, al termine di un allenamento, gli si avvicinò per chiedergli di calciare insieme a lui le punizioni.
BONIEK – Rappresenta un altro dei trasferimenti clamorosi sull’asse Juve-Roma. Il “Bello di notte”, come lo soprannominò Gianni Agnelli ai tempi della Juventus, vinse tanto in bianconero, dove vi rimase dal 1982 al 1985 prima di essere ceduto ai capitolini per la cifra di 3 miliardi. Fu strano vederlo rincorrere i suoi ex compagni di squadra nella lotta allo scudetto, per il quale svolse un ruolo decisivo che consentì alla Roma di recuperare ben nove punti alla Juventus nella stagione ’85-’86, per poi perdere clamorosamente la gara interna contro il Lecce per 2-3, che di fatto consegnò il tricolore proprio ai bianconeri. Concluderà la carriera proprio alla Roma retrocedendo nel ruolo di centrocampista e addirittura di libero.
LANDINI E SPINOSI – Il primo si trasferisce dalla Roma (di cui vestì la maglia per due anni) alla Juventus nel campionato 1970-1971, tuttavia rimanendo una sola stagione per lo scarso utilizzo. Ben più interessante fu invece la carriera del difensore Spinosi che, dopo tre anni in giallorosso, si accasò insieme a Landini – e Capello – a Torino, sponda bianconera, dove rimase sino al 1978 per poi tornare alla Roma, dove disputò altre quattro stagioni.
Juventus-Roma, gli ex tra gli allenatori
CAPELLO – Tre anni disputati da calciatore alla Roma, dal '67 al '70, e i successivi sei alla Juventus, prima di incrociare il Milan da giocatore e allenatore. Fabio Capello segna proprio alla Juventus la sua prima rete giallorossa in un Juventus-Roma terminata 1-0. A Torino però vince con una certa regolarità, come testimoniano i tre scudetti conquistati. Da allenatore, invece, compie l’impresa di riportare il tricolore a Roma nel 2000, dopo il sesto posto conquistato alla sua prima stagione. Vincerà sette derby fra campionato e Coppa Italia, ottenendo inoltre due secondi posti ed una finale della coppa nazionale, prima di scegliere la panchina della Juventus nell'estate del 2004.
RANIERI – Il tecnico romano del miracolo Leicester esordisce in Serie A proprio con la Roma, dove però non lascia un’impronta importante da calciatore. Da allenatore, invece, allenerà prima la Juventus, dal 2007 al 2009, anno in cui verrà esonerato a due giornate dal termine del campionato. Il campionato 2009-2010, invece, lo vede sedere sulla panchina della Roma, subentrato a Luciano Spalletti dimissionario. Ad ogni modo non riesce a vincere nulla con entrambe le squadre.




















