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Lazio-Roma, Spalletti: “Nainggolan è l’evoluzione del calciatore. Inzaghi era un dubbio”

Le parole del tecnico giallorosso alla vigilia della semifinale di andata di Coppa Italia

 

LAZIO ROMA SPALLETTI / La grande vittoria di 'San Siro' è già alle spalle. Testa di nuovo al campo, un'altra serata incandescente attende la Roma. Giorno di vigilia per i giallorossi che domani all'Olimpico sfideranno la Lazio nel derby d'andata della semifinale di Coppa Italia. Ed il tecnico Luciano Spalletti, nella consueta conferenza stampa di presentazione del match, fa il punto sulle ultime news Roma. Calciomercato.it riporta per voi, in diretta, le dichiarazioni dell'allenatore.

BOLLETTINO MEDICO – Si comincia con il solito bolettino medico – Ho parlato con Florenzi, che ci è venuto a salutare. Ha sempre il sorriso sulle labbra. E' il migliore viatico per tornare il prima possibile. Emerson? Si è allenato e non ha sentitto nulla. Dovrebbe essere a disposizione. Su Spalletti non ci sono novità”.

LAZIO – “E' stata costruita bene. Inzaghi era un dubbio ma ha dimostrato di essere di livello. Di fronte ci sarà un avversario forte. Sarà una partita che stimola tantissimo ma è normale che qualcosa saremo costretti a cambiare. La squadra sarà comunque pronta. I calciatori sono maturati e si percepisce che c'è un cambiamento ed è quello che ci vuole in questo periodo contro squadre di grandissimo spessore”.

LA FORZA DEGLI AVVERSARI – “La Lazio giocherà la partita che è abituata a fare. Non cambiano mai totalmente il loro modo di essere. Si compattano bene e hanno giocatori di forza fisica e di tecnica. Sono squadra e noi dobbiamo cercare di metterci qualcosa di più”.

TRIDENTE – “Hanno qualità diverse tra di loro e si completano. A Nainggolan puoi chiedere proprio tutto. Vi siete divertiti a fare dei paragoni. Uno potrebbe essere che è l'evoluzione della specie dei calciatori. Se prendi 10 Nainggolan e li butti in campo diventi una squadra fortissima. E' chiaro che abbiamo un reparto fortissimo”.

L'IMPORTANZA DEL DERBY – “E' una partita che vale il triplo. Ti giochi una finale che si giocherà a Roma e poi è un match che sta a cuore ai tifosi. Noi abbiamo sempre raspato il fondo del barile quando ci si avvicina alla partita. Noi questa volta vogliano andare ancora più in fondo. Tra Roma e Lazio c'è chiaramente meno differenza tra Torino e Juventus ma il fattore emotivo spesso può darti o levarti qualcosa. Quando ti bussa il timore devi aprire la porta e farla andare”.

LA FORZA DEGLI AVVERSARI – “La Lazio giocherà la partita che è abituata a fare. Non cambiano mai totalmente il loro modo di essere. Si compattano bene e hanno giocatori di forza fisica e di tecnica. Sono squadra e noi dobbiamo cercare di metterci qualcosa di più”.

ROMA FAVORITA – “Quelli che dicono che siamo favoriti dicevano che per far segnare Dzeko bisognava togliere la porta da fondo campo o che Emerson non poteva far parte di questa rosa. Davanti ci saranno due squadre forti. Entrambe hanno portato avanti un progetto di gioco, di insieme, puntando sulla propria forza. Noi abbiamo altri obiettivi oltre a questa partita. Non ho visto video che richiamano agli armamenti quindi siamo migliorati”.

TIFOSI – “Non vedremo la Curva Sud vuota. E' casa nostra e la vedo sempre piena. Domani sarà pienissima. Dentro i tondini scorre il giallorosso”.

DERBY IN NOTTURNA – “Sono fiducioso che vada tutto bene. E' un'occasione importante. Noi dobbiamo pensare a vivere queste serate qui. Secondo me in notturna sarà più bello, ci sarà più atmosfera. Le più belle partite si giocano di sera. Deve essere un mischiarsi di colore. Io domani se non fossi in campo andrei a vedere la partita. Farei il tifo per la squadra accettando il risultato”.

Roma, Nainggolan: l'uomo in più dei giallorossi

Luciano Spalletti è tornato a parlare di Nainggolan, l'uomo in più, in questo momento, della Roma, che a molti ricorda Perrotta –  “Perrotta gli assomigliava molto, è vero – Ammette il tecnico – Sarebbe ancora in grado di fare un tempo (sorride, ndr.). Sono dei calciatori partiti dal nulla che sanno far tutto. Mi ricordo una volta quando lo incontrai in un ristorante e mi disse che avrebbe potuto giocare in tutte le parti ma in un concetto di squadra. Nainggolan è così: si gli chiedi, lui codifica e va. Anche in riserva è capace di darti quello strappo decisivo. Lo abbiamo visto che è forte. Non ci sono tanti giocatori che ti fanno i gol di domenica o ti uncinano la palla in recupero come sa fare lui. Insegue 8-10 giocatori come nessuno. E' un animale raro”.

DIPENDENZA NAINGGOLAN – La squadra è forte, è maturata. E' cresciuta, ci sono anche delle partite in cui non ha giocato e abbiamo vinto lo stesso. Non bisogna fare gli stessi errori fatti fin qui. Non siamo un giocatore solo: siamo una squadra, una società, un insieme di impegno che porta ad un confronto che ci porta a sfidarci contro grandissime società. La squadra ha un grande equilibrio e lui riesce così a darci di più. In una squadra debole sarebbe meno evidente Nainggolan. Abbiamo bisogno di un'addizione di giocatori forti. Uno solo non ci può fare vincere”.

 

Martin Sartorio

Giornalista per Calciomercato.it e MilanLive.it. Seguo il 🔴⚫️Milan, appassionato di Fantacalcio e Alonso. In estate anche di Slalom 🎙🚗

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