Inter, che fine ha fatto… Luis Jimenez

Nuovo appuntamento con la rubrica di Calciomercato.it sugli ex giocatori nerazzurri

INTER JIMENEZ / Torna su Calciomercato.it la rubrica 'Che fine ha fatto?', che ha come scopo quello di riportare all'attenzione dei tifosi interisti e non solo i giocatori che alcuni anni fa hanno indossato la maglia della 'Beneamata' finendo poi nel dimenticatoio. Le news Inter di oggi ci portano a parlare di Luis Jiménez, che approdò in nerazzurro quasi dieci anni fa all'età di 23 anni.

Jiménez, un talento sprecato e due Scudetti con l'Inter

Siamo nell’estate 2007 e l’Inter decide di puntare su questo giovane trequartista cileno dal grande potenziale espresso in maniera costante a Terni e discontinuo a Firenze e a Roma con la Lazio: Branca porta a termine l’affare con la formula del prestito con diritto di riscatto per la metà (bei tempi quelli delle comproprietà, ndr) fissato a circa 11 milioni di euro. Le ambizioni e la voglia del 'Mago' di sfondare in una 'grande' sono tante, poche (22) ma significative saranno poi le sue presenze in campo. Su tutte nel derby col Milan e in Champions League contro il Fenerbahçe a cui segnò uno dei quattro gol realizzati nei suoi due anni milanesi. Sarà in panchina nella sfida contro il Parma decisiva per lo Scudetto, il terzo – contando quello scaturito da Calciopoli – e l'ultimo di Mancini sulla panchina nerazzurra. Qualche settimana dopo la società ufficializza di aver esercitato l'opzione d’acquisto di metà del suo cartellino.

Arriva Mourinho, sarà l’anno del pre-Triplete, purtroppo un anno terribile per Jiménez. Collezionerà meno della metà delle presenze della prima stagione, colpa soprattutto di un tremendo infortunio (strappo al quadricipite, ndr) che interrompe la sua annata ma anche la sua avventura – con il secondo Scudetto – all'Inter, che in estate lo girerà al West Ham di Gianfranco Zola. In Premier non sfonda e quindi gli inglesi lo rispediscono a Milano.

Riparte a gennaio da Parma, dove metterà in mostra solo qualche briciola del suo talento. A giugno inizia per lui l'odissea: alle buste la Ternana, o per meglio dire il patron di allora Longarini, ridiventa proprietario unico del suo cartellino. All'ultimo giorno dello stesso calciomercato estivo viene nuovamente dato in prestito, stavolta al Cesena neopromosso in Serie A. In Romagna disputa un grande campionato, sembra il preludio al ritorno in una big… invece ecco il ritorno alla Ternana che nel frattempo era finita in Lega Pro ed era stata venduta da Longarini, il quale però – come una sorta di antesignano delle famose e attuali Tpo – continuava ad essere 'padrone' del suo destino. Il cileno decide così di avvalersi dell'Articolo 17, una mossa che da una parte gli permette di diventare un calciatore 'libero', però dall'altra gli impedisce di restare in Italia. E' quindi costretto ad emigrare altrove: sceglie Dubai, l'Al-Ahli (per 4 stagioni) e poi l'Al-Nasr. Ora, a quasi 33 anni, è a Doha, si diverte e guadagna giocando per l'Al-Arabi. Ma gli manca l'Italia, e forse anche l'Inter.

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