Roma, Di Francesco: “De Rossi chiamato per primo”. Elogi a Berardi

Le prime parole del nuovo tecnico giallorosso

ROMA DI FRANCESCO / Inizia una nuova era in casa Roma. Salutato Luciano Spalletti, presentato ufficialmente questa mattina dall'Inter, a Trigoria si riparte da Eusebio Di Francesco. L'ex tecnico del Sassuolo ha esposto subito la sua ricetta: umiltà, senso di appartenza e disponibilità. Poi un modello in grado di rappresentare il trittico di valori delle news Roma: Daniele De Rossi, “colui che è sempre il primo ad abbracciare il giocatore in gol”. 

Calciomercato.it, presente con il suo inviato, ha seguito in diretta le parole del nuovo mister giallorosso nella tradizionale conferenza stampa di presentazione.

MONCHI – “E’ una giornata felice per me e noi perché torna a casa una persona che ha già lavorato con noi. Quando Luciano è andato via il mio obiettivo era che Di Francesco fosse qui come allenatore della Roma e lo ringraziamo per aver accettato la nostra proposta”.

SALUTI E VALORE ROSA –  “Ringrazio tutta la Roma e il Sassuolo, in particolare il dottor Squinzi, per la fiducia e il ricordo indelebile. La Roma ha dimostrato di essere top e di avere giocatori di primissimo livello. Mi auguro che il pubblico sarà il dodicesimo uomo in campo, voglio portare all'interno della squadra un grande senso si appartenenza. Dobbiamo lavorare sodo per ottenere successi in tutte le competizioni. Lo scorso anno sono stati superati tanti record, sono stati sottovalutati forse gli 87 punti fatti lo scorso anno e i gol messi a segno da Dzeko. Lo stadio? Sono sicuro che ce lo avremo e mi auguro di poterci essere”.

TOTTI – “La società ha parlato con lui del suo futuro da dirigente. La società aspetta una risposta, io con lui ho un legame particolare e spero di poter avere la possiiblità di continuare a lavorare con lui anche in un'altra veste”. 

Berardi e gli innesti offensivi, il pensiero del neo tecnico giallorosso

FRETTA DI VINCERE – “Nel calcio c'è sempre fretta, ho la serenità di volermi concentrare sul campo. Cercheremo di trasmettere entusiasmo che è la cosa più importante, ma allo stesso tempo di far risultati con il divertimento. Vogliamo creare compattezza per lavorare insieme per un obiettivo comune, sapendo che possono esserci dei momenti difficili ed altri facili. Ma fa parte di questo lavoro, sono sereno nell'affrontare questa bellissima avventura. Voglio trasmettere grandissima umilità, cerco disponibilità dai giocatori. Non voglio fare proclami, non so dove possiamo arrivare, io so quali sono le speranze dei tifosi…Noi viviamo di concretezza e speranza. Ci toglieremo grandi soddisfazioni”.

BERARDI E GLI INNESTI OFFENSIVI – “Ha grandissimi mezzi, ripeto quello quindi che ho sempre pensato. Sono legato a lui, ma sulla possibilità di venire a Roma dovete chiedere a Monchi. Abbiamo necessità di avere più giocatori di qualità offensivi per poter competere in tutte le competizioni”.

SISTEMA DI GIOCO – “Si parte da un 4-3-3 adattabile durante la gara che si lega alle caratteristiche dei giocatori che abbiamo. Sicuramente il mio, comunque, resta un gioco propositivo. Aziendalista sul mercato? Io lavoro per la Roma e le scelte vengono fatte insieme. Nainggolan trequartista? Può fare anche più gol della passata stagione, in ogni caso io sono stato scelto per il mio gioco propositivo. Pellegrini? È un giocatore molto interessante e la società ci sta lavorando. È un’ottima mezzala, sta andando bene in nazionale, ha fatto una crescita impressionante”.

FLORENZI  E BRUNO PERES  – “Può fare tantissimi ruoli, ha grandi qualità anche nell'attaccare la porta. Allo stesso tempo, ha lavorato sempre bene come terzino. E' un giocatore che voglio allenare prima di dargli un ruolo, con la speranza che rientri prima possibile. Bruno Peres? Ha delle qualità importanti, che ha espresso forse di più al Torino che alla Roma, voglio valutarlo in ritiro”. 

DE ROSSI – “La prima persona che ho chiamato quando ho trovato l'accordo con la Roma è stata Daniele De Rossi. E' L'idolo di mio figlio e io condivido il perché: è il primo ad andare abbracciare il compagno che segna. E' un'immagine che tanti giocatori devono prendere ad esempio. A prescindere dall'aspetto tattico e dal fatto che possa giocare titolare o meno, è il mio punto di riferimento”.

STROOTMAN E PAREDES – “Il primo ha le caratteristiche ideale per fare la mezzala, il secondo è fondamentale nel mio centrocampo”.

Eleonora Trotta

Gestione cookie