Calciomercato, Cassano choc: “Non mi ritiro. La verità sul Verona”

Clamoroso dietrofront di FantAntonio: “Entella? La sfida sarebbe grande”

CALCIOMERCATO VERONA CASSANO / Addio al Verona e primo dietrofront. Addio al calcio e secondo dietrofront. Antonio Cassano torna al centro della telenovela di calciomercato visto che ha deciso di rimandare ancora il momento di appendere definitivamente gli scarpini al chiodo. Appena quattro giorni fa veniva ufficializzata la separazione dal Verona, che sembrava dover porre la parola fine alla carriera dell'attaccante barese. E invece da subito sono iniziate a circolare voci di un ripensamento che trovano conferma nelle parole del diretto interessato. “Quando ho parlato col Verona non ho mai detto 'mi ritiro'. Sfido chiunque a sostenere il contrario – le parole di FantAntonio a 'La Stampa' – Poi sono state scritte altre cose, ma la verità è questa. Infatti al momento della rescissione mi hanno proposto di inserire la clausola di risarcimento, nel caso trovassi un'altra squadra. E io ho accettato. La nostalgia di casa non c'entra. Di sicuro voglio continuare, ho più di qualche idea, ma non ho offerte. Entella? La sfida sarebbe grande, tentare il 'miracolo' Serie A. Sono stato a un passo a febbraio, avevo accettato, ma la notte ho riflettuto, non me la sentivo ancora di scendere in Serie B. Sampdoria? In questo momento della mia carriera mi sarebbe piaciuto essere allenato da Giampaolo, nel suo modo di giocare avrei reso alla grande. Chi mi vuole deve chiamare me, non ho procuratori. Data limite? Settembre, altrimenti resto a casa“.

Verona, Cassano: “Non è scattata la scintilla”

Insieme a Cerci, Cassano sarebbe dovuto essere il grande colpo del calciomercato Verona. L'ex blucerchiato ha raccontato la sua verità sull'addio al club scaligero: “La vita è fatta di scelte. Anche professionali. Si può farne una che si ritiene giusta e poi ripensarci, ma se capita a un calciatore fa più clamore. Se poi è Cassano, allora è matto. Nella mia vita di caz…e ne ho fatte tante, ma non sono scemo. Con il Verona non è scattata la scintilla, l'ho capito subito… è come stare con una donna e accorgersi di non avere voglia di passarci del tempo insieme. L'ho detto al presidente Setti, al direttore sportivo Fusco, all'allenatore Pecchia. Ho pensato fosse meglio interrompere, anziché trascinare la cosa”.

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