NOTIZIE NAPOLI SARRI AUDI CUP / Ora le chiacchiere stanno a zero, così come le voci di calciomercato o le sensazioni per un preliminare distante solo due settimane. Il Napoli torna in campo e lo fa nel modo migliore, guardando negli occhi squadre di caratura internazionale e che possono creare più di un problema. L'Audi Cup è lì che aspetta la squadra azzurra, partita questa mattina da Napoli per la Germania dove domani, nella prima delle due sfide, troverà di fronte l'Atletico Madrid di Diego Simeone in uno degli scontri ideologico forse più forti d'Europa: da una parte il Cholismo, la filosofia di garra pura trasportata dal tecnico argentino ai colchoneros, dall'altra l'estetica e la leggerezza del Sarrismo più puro. Due modi di vedere il calcio diversi, ma entrambi affascinanti: più qualità ed esperienza, però, per gli spagnoli, ma il Napoli al terzo anno di gestione Sarri vuole cominciare a fare la differenza.
Si ripartirà sempre da lì, da quanto conosciuto negli ultimi anni, da quel 4-3-3 che è diventato non solo garanzia, ma anche marchio di fabbrica della squadra azzurra. Dallo scorso anno è cambiato poco, praticamente nulla: Reina, nonostante le mille voci, resta il primo riferimento della porta, dietro alla difesa a quattro dello scorso anno con Hysaj e Ghoulam, Albiol e Koulibaly. Hamsik, al decimo anno d'azzurro, resta il baluardo della mediana, mentre in avanti si riprenderà dai tre che hanno tagliato a metà le difese d'Italia e d'Europa, Mertens con Insigne e Callejon. Di esperimenti, però, ce ne saranno: secondo le notizie Napoli in arrivo dal ritiro di Dimaro, Sarri ha potuto intercambiare uomini e moduli. In avanti è sempre più forte la candidatura del rientrato Milik, mentre in mediana salgono le quotazioni di Diawara e Zielinski con Rog. Difficile ipotizzare esperimenti di difesa a tre per un conseguente 3-5-2, ma meno difficile sarebbe ipotizzare l'uso di un 4-2-3-1 che permetterebbe l'inserimento della prima punta polacca insieme con Mertens. Le gare dell'Audi Cup, le amichevoli con Bournemouth ed Espanyol, ci diranno quanto Sarri e gli azzurri hanno lavorato. Con il preliminare alle porte che già preoccupa.
Gennaro Arpaia
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